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“Rispetto all’anno scorso abbiamo avuto meno obiettivi da far vedere, perché i ragazzi sono stati bravi”. Così il designatore arbitrale Gianluca Rocchi ha aperto la conferenza stampa di fine stagione presso l’Auditorium del Centro Tecnico Federale di Coverciano. Il responsabile Can promuove la stagione, assicurando di aver raggiunto un “arbitraggio più europeo, più qualitativo e più bello da vedersi”. Nel dettaglio: “Quest’anno l’obiettivo era di avere un arbitraggio più europeo: primo per avere un calcio più bello da vedersi e più qualitativo, secondo per rendere più facile per gli arbitri e anche per le squadre affrontare le gare europee. La strada è questa”. E sui giovani: “Facendo arbitrare in Serie A solo arbitri top non ci sarebbe una crescita dei giovani. Solo provando e riprovando anche dopo un errore si può capire se un arbitro può stare in Serie A”, ha detto Rocchi che poi fissa gli obiettivi: “I nostri obiettivi sono tornare ad un numero normale di arbitri in Serie A, rispetto ai 50 di quest’anno, e tornare ad avere quanto prima 3-4 arbitri Elite in Uefa. Allo stesso tempo vogliamo ringiovanire l’organico del gruppo Fifa”, ha aggiunto prima di dedicarsi all’analisi dei singoli episodi da moviola più rilevanti, tra errori (fallo di Messias in Torino-Milan e il mancato rosso di Hateboer su Leao) e decisioni corrette (fallo Milik su Lobotka e il recente rigore su El Shaarawy in Roma-Spezia).
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