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“Maresca? Lo rivedrete prima di quanto pensiate, non va ucciso per una partita sbagliata”. Il designatore degli arbitri di Serie A e B, Gianluca Rocchi, ai microfoni di Radio Anch’io Sport, su Rai Radio 1, ha parlato così dell’arbitraggio del fischietto napoletano in Roma-Milan. Una delle prestazioni più discusse della stagione, con errori nella “gestione della partita, non in singolo episodio“, spiega Rocchi che aggiunge: “In quella Fabio non è stato al top, non mi è piaciuto – prosegue Rocchi – Un mese prima aveva diretto bene Inter-Atalanta, non una partita semplice, ora farà un passaggio in B per poi tornare in A, senza particolari problemi“. In Roma-Milan ci furono le proteste vibranti di Mourinho: “Quando un arbitro vede le proteste, qualche domanda se la deve fare. L’arbitro si può mettere in discussione nella migliore delle ipotesi o, nella peggiore, innervosirsi: sicuramente è un momento di tensione, per questo chiediamo ai tecnici comportamenti consoni”.
Per Rocchi è “un anno zero” perché “abbiamo cambiato un po’ il modo di lavorare, senza stravolgere quello che faceva Rizzoli ma continuando sulla sua linea. Quando però cambia ‘allenatore’ cambiano un po’ di strutture. Sto cercando di portare la mentalità di un club, di lavorare come una squadra professionistica: per questo motivo abbiamo inserito due tattici, che si occupano della lettura delle gare per gli arbitri della serie A”. La conclusione sul var: “Il Var è uno strumento favoloso se l’arbitro in campo dirige bene ed è lineare e convincente. A quel punto, chi è al video riesce a correggere, se invece l’arbitro non è coerente la tecnologia rischia di diventare quasi un nemico”.Â
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