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Quest’oggi il mondo piange la scomparsa di Luis Sepulveda, causata dalla pandemia di Covid-19. Lo scrittore, nel 2017, pubblicò una foto sul suo profilo Facebook in cui si intravedeva l’allora allenatore della Sampdoria Marco Giampaolo, che conobbe Sepulveda a Perugia nel 2009. In quegli anni il tecnico abruzzese era alla guida del Siena e, al termine di un allenamento, andò ad incontrare il sudamericano.
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Marco Giampaolo, intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport’, ha raccontato quei momenti vissuti con Sepulveda: “Un giorno triste. Questo maledetto virus è riuscito a stroncare un combattente sopravvissuto alle torture e ai pericoli di una vita avventurosa. Sepulveda si portava dentro i segni della sofferenza. Era un testimone protagonista: raccontava l’oppressione e le violenze di chi le aveva subite sulla sua pelle. Quando a fine cena cominciò a raccontare, ascoltammo la voce di chi aveva fatto parte di un pezzo di storia. Luis non era uno spettatore: era stato attore di un periodo particolare del Cile, guardia del corpo di Salvador Allende. Lo chiamava ancora il presidente. C’era tutto il Sud America con i suoi tormenti nelle sue parole”.
L’ex allenatore del Milan ha svelato gli argomenti che trattarono il giorno del loro incontro: “Si accese una luce nei suoi occhi quando il discorso scivolò sul calcio. Ci raccontò la sua passione per questo sport e di quella volta che, nel pieno della foresta amazzonica, quando disse di vivere in Germania, un indigeno gli disse ‘il paese di Franz Beckenbauer’. Il calcio per lui possedeva un linguaggio universale. Sepùlveda mi colpì come persona: un uomo semplice, nonostante la grandezza del suo lavoro e una vita da protagonista, tra la politica attiva, la missione dell’Unesco in Amazzonia, l’esperienza sulla nave di Greenpeace, l’esilio. Dopo quell’incontro, cominciai a leggere tutti i suoi libri. Si, ero informato. Le racconto un episodio avvenuto venti giorni fa. Una notte, non riuscendo a dormire, verso le 3 del mattino mi metto a fare zapping in televisione e mi ritrovo di fronte ad un documentario sulla sua vita. L’ho visto tutto. Luis Sepulveda è stato un grande scrittore e una bella persona”.
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