Serie A

German Denis a ‘Legends-Ci vediamo a Napoli’: “Per il dopo Osimhen prenderei Zirkzee”

Raffaele Di Fusco, Andrea Silenzi, Jolanda De Rienzo, German Denis, Alessandro Renica
Raffaele Di Fusco, Andrea Silenzi, Jolanda De Rienzo, German Denis, Alessandro Renica negli studi di 'Legends - Ci Vediamo a Napoli'

Nella gara contro l’Inter finita 1-1 si è visto un Napoli in ripresa, ma non ancora convincente. Tanti gli errori difensivi in una gara segnata anche dal brutto episodio che ha visto protagonisti il difensore nerazzurro Francesco Acerbi e quello dei campioni d’Italia Juan Jesus. Il punto conquistato a San Siro, la sosta per le nazionali e tanti altri i temi della sesta puntata di ‘Legends – Ci vediamo a Napoli’, trasmissione prodotta dalla Media Company Nexting e da Sportface, in onda su Sportitalia (canale 60 del digitale terrestre) e NapoFlix (canale 86), oltre che on demand sulla piattaforma Sportface TV (tv.sportface.it).

La puntata speciale, della durata di un’ora e mezza, ha visto la padrona di casa Jolanda De Rienzo, accompagnata come sempre dai fedeli compagni di viaggio Alessandro Renica e Raffaele Di Fusco, accogliere in studio due ex attaccanti Napoli: German Denis e Andrea Silenzi. “Purtroppo anche contro l’Inter ci sono stati troppi errori nella fase difensiva del Napoli. Ma è anche vero che i difensori di oggi marcano in maniera diversa rispetto al passato. Prima erano allenati per fare l’uno contro uno anche dentro l’area, li avevi sempre addosso, erano attaccati. Non c’erano movimenti in grado di metterli in difficoltà”. Questo il commento di Andrea Silenzi. Un risultato, secondo German Denis, figlio anche dell’ennesima prestazione sottotono di Victor Osimhen, che “quest’anno non è quello della scorsa stagione. Forse sta accusando ancora qualche problemino fisico”. “Forse c’è un discorso psicologico legato al suo futuro” osserva invece Silenzi. Da dove Osimhen deciderà di giocare la prossima stagione dipenderà anche il mercato del Napoli. Per Denis il sostituto ideale sarebbe Joshua Zirkzee: “È un grande giocatore, va elogiato Sartori per averlo portato a Bologna”. Le prestazioni del giovane attaccante olandese meritano un encomio, ma secondo Silenzi anche un profilo internazionale non sarebbe da escludere: “Gimenez del Feyenoord ha numeri importanti, è un giocatore che potrebbe essere utile alla causa azzurra”.

Per parlare di calciomercato si dovrà attendere comunque la fine di una stagione che il Napoli spera di concludere conquistando la qualificazione ad una competizione europea. Obiettivo che passa necessariamente dalla sfida contro l’Atalanta (sabato 30 marzo ore 12.30), impegno alla portata secondo Raffaele Di Fusco: “Nelle ultime gare i bergamaschi non hanno fatto molto bene. Per il Napoli sarà il primo di una serie di scontri diretti in casa fondamentali”. Meno convinto Alessandro Renica, soprattutto perché “gli azzurri soffrono i centrocampisti che vanno a rimorchio e una delle armi letali della squadra di Gasperini è proprio questa. Se lasci spazi e ti perdi giocatori come Koopmeiners, questi ti possono fare male”. L’esito del match contro la Dea avrà un peso specifico importante per la stagione del Napoli e, in quest’ottica, la sosta per le nazionali poteva essere un momento utile per fare il punto della situazione. “È un peccato che Calzona sia con la Slovacchia in queste due settimane – sottolinea Di Fusco –. E come lui Sinatti con l’Italia. Sarebbe stato importantissimo lavorare tutti insieme”.

Nel corso della puntata non è mancato, ovviamente, il saluto a Joe Barone, direttore generale della Fiorentina venuto a mancare martedì 19 marzo: “Sono stato molto colpito dalla morte di Joe Barone. Oltre a un ottimo dirigente, era una persona che teneva molto sia al sociale sia alla crescita dei ragazzi. E in un fine settimana come l’ultimo che abbiamo vissuto, la sua morte colpisce ancora di più – dichiara Di Fusco, spostando poi l’attenzione su un altro spiacevole episodio accaduto nel weekend, questa volta strettamente legato al campo –. Qualsiasi episodio di razzismo, se comprovato, va condannato nel modo più assoluto. Non soltanto nello sport, ma anche nel sociale”.

SportFace