“De Paul? È qui da 5 anni, si parla sempre di un suo trasferimento ma la sua grande forza è quella di tornare a Udine più forte di prima. Parallelamente alla crescita del giocatore, io ho potuto apprezzare la crescita della persona: la sua leadership esprime positività al gruppo e ne è sempre di più consapevole ma il merito è tutto suo, non mio”. Queste le parole di Luca Gotti a proposito dell’argentino, ancora una volta protagonista nell’Udinese con il rigore trasformato per il pareggio contro il Genoa. “Questa squadra ha diversi giocatori forti e giovani che crescono bene per pensare all’Udinese del futuro – prosegue a Dazn – dipenderà dalle singole situazioni di calciatori più importanti e di ciò che deciderà il club in relazione a loro. Sappiamo che il mercato non è così ricco. Pereyra? È un giocatore al quale c’è poco da insegnare, ha una sua sensibilità nel comprendere i momenti della partita e ci dà una mano enorme”.
Gotti è poi tornato all’analisi della partita di Marassi. “Pandev ha fatto una prodezza ma nei primi dieci minuti non mi era dispiaciuta la squadra. Probabilmente ho sottovalutato la stanchezza di qualche mio giocatore, prima del recupero avevamo la sensazione di aver lasciato per strada due punti: in questo modo si è pareggiato un po’ tutto – sottolinea il tecnico bianconero – Cosa è cambiato in questa striscia di risultati? Poco, se devo essere sincero. Abbiamo avuto la fase del virus che ci ha travolto, poi c’è stata tutta la parte ascendente in cui abbiamo risalito la corrente, in qualche partita abbiamo raccolto meno di quello che meritavamo mentre adesso ci stiamo riuscendo”, conclude Gotti.