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“Avremo fuori Ekuban oltre a Thorsby e Puscas mentre il nuovo arrivato Spence per motivi burocratici non sarà disponibile. Inoltre oggi dobbiamo valutare Malinovskyi. Pensate che in attacco avrò Retegui e come prima scelta in panchina Fini, un 2006″. Il tecnico del Genoa, Alberto Gilardino non nasconde i problemi alla vigilia del match contro il Torino. Il girone di ritorno “sarà un campionato nuovo perché ripartiamo da zero e deve essere così a livello mentale. Dobbiamo pensare ora ad una partita alla volta” a partire dai granata. “Dovremo fare una partita gagliarda – ha avvisato Gila – e controbattere colpo su colpo perché solo così possiamo pensare di metterli in difficoltà . Il Torino è forte fisicamente ed è strutturato per i piani alti della classifica, gli ultimi risultati lo stanno dimostrando. A fare la differenza alla fine saranno i dettagli come le seconde palle e i duelli”.
Gilardino si sofferma sull’addio a Dragusin e sul mercato in entrata: “Gli abbiamo fatto un grande in bocca al lupo ma ormai è il passato e io ora devo pensare ai ragazzi che ho a disposizione. In questo girone di ritorno l’asticella si è alzata e le squadre che lottano per la salvezza si rinforzeranno tutte. Confido molto nella società – ha sottolineato – , ogni giorno parlo e chiedo e so benissimo di rompere le scatole ma abbiamo la necessità di cercare di migliorare questa squadra e di inserire nei vari reparti giocatori anche fisici. Ne sono cosciente io e ne è cosciente la società anche perché sappiamo che la corsa sarà sempre più ardua e in salita”. C’è spazio per un appello al pubblico: “Abbiamo bisogno dei nostri tifosi, domani un applauso potrà darci una mano sicuramente”.
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