Serie A

Genoa, ritorno al passato per Sturaro: “Contro la Juventus sarà una partita emozionante”

Stefano Sturaro
Stefano Sturaro - Foto Antonio Fraioli

La Serie A non si ferma, da domani, infatti, scatta la 29a giornata con due anticipi che vedranno protagoniste le prime due della classe, Juventus e Lazio, impegnate rispettivamente contro Genoa e Torino. La gara di Marassi avrà un sapore speciale per l’ex di turno Stefano Sturaro che, con la maglia bianconera, ha vissuto grandi emozioni, come ha ricordato nel corso di un’intervista rilasciata a ‘Sky Sport’: “Sono le due squadre per cui ho giocato in Serie A, sono due realtà che chi prima o chi dopo hanno fatto parte della mia vita. Anche lo scorso anno è stato un bellissimo rientro dopo un brutto periodo. E sicuramente sarà una partita emozionante. Quella rete è stata molto importante per noi, perché poi nel resto del campionato facemmo molta fatica… quindi alla fine quel gol si è rivelato importantissimo. Già lo scorso anno battere la Juve non fu una passeggiata, anzi, dovemmo fare una mezza impresa e quest’anno penso che sia almeno altrettanto difficile. La Juventus è una squadra costruita per vincere tutto. Ma noi proveremo a fare del nostro meglio”.

Il centrocampista ligure ha raccontato la sua esperienza a Torino, spendendo delle parole molto importanti per il club bianconero: “Cosa mi ha insegnato la Juventus e cosa il Genoa? Beh, la Vecchia Signora mi ha insegnato ad andare sempre al massimo, ovviamente a vincere. E mi ha fatto capire l’importanza del lavoro per raggiungere determinati obiettivi. Notavo anche le ore che certi grandi campioni trascorrevano al campo d’allenamento, all’inizio non capivo. Poi ne compresi l’importanza. E oggi nel Genoa mi riconosco in tanti giovani, e cerco di insegnare anche a loro questi dettagli come l’importanza di arrivare un’ora prima e andar via un’ora dopo”.

“Il Genoa mi ha fatto diventare grande, mi ha saputo aspettare. Mi ha aiutato e poi mi ha lanciato. Tornare qui è stato quasi naturale. L’ho scelto prima di tutto per me stesso: avevo il bisogno di risentirmi a casa. E poi anche perché, nei limiti delle mie capacità, mi piacerebbe aiutare questa società. Sono sicuro che se noi giocatori riuscissimo a esprimerci al massimo, nelle prossime stagioni potremmo toglierci delle soddisfazioni e vivere campionati migliori di questi ultimi”. “Il mio tatuaggio del Grifone? L’ho fatto che avevo 18 anni, mi sembra prima di andare a Modena. In tutti i miei tatuaggi voglio ricordarmi qualcosa che per me è importante. Il Genoa lo era e lo è, e per questo l’ho voluto fare e non mi sono mai pentito. Come ho fatto altri tatuaggi che mi ricordano il mio periodo alla Juve. Per me sono cose importanti che con piacere tengo sulla mia pelle”, ha concluso Sturaro.

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