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Il tecnico ha definito quel periodo “surreale. Devo dire grazie a tutta la Primavera del Genoa, compresa dirigenza e l’allenatore, per la loro disponibilità “. “Nei primi giorni eravamo, sei, sette, otto giocatori… pensare che tutto il resto della squadra era a letto, conciata in quel modo… Solo noi in Italia e forse in Europa abbiamo vissuto una cosa del genere, non è stato semplice per nessuno gestire un momento così traumatico” ha aggiunto Maran. Un ritorno in campo per mettere fine a queste difficili settimane, anche non è ancora chiaro chi potrà giocare o meno dei “negativizzati”: “Parliamo di una situazione anomala, i cui effetti sui singoli sono sconosciuti. Viviamo alla giornata, ascoltando le sensazioni dei ragazzi. Ricordandoci, poi, che abbiamo passato un lungo periodo complicatissimo, ma che adesso ce ne aspetta un altro altrettanto complesso. Perciò è necessario che quanto accaduto ci dia ancora più compattezza pensando al futuro“.
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