Serie A

Genoa, Maran: “Momento traumatico, ora esultiamo per un giocatore negativizzato”

Rolando Maran - fotomenis.it
Impensabile. Non voglio dire ‘incredibile’, perché il Covid-19 è una cosa seria, ma non ci aspettavamo che potesse colpirci in quella misura e con quella forza. Avevamo sempre fatto le cose con grande cautela ed attenzione. Invece da quel giorno ci sono stati pochi allenamenti, nessuna partita, e se prima gioivamo per un gol, adesso esultiamo per un giocatore negativizzato. Siamo su questi livelli“. Queste le parole del tecnico del Genoa, Rolando Maran, in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport a pochi giorni dal ritorno in campo contro il Verona, in programma lunedì. Sono passati 21 giorni dalla positività al tampone di Perin, alla vigilia di Napoli-Genoa del 26 settembre: da quel momento tre settimane da incubo, con un totale di 22 contagiati. Lunedì finalmente i grifoni tornano in campo per il match contro il Verona.

Il tecnico ha definito quel periodo “surreale. Devo dire grazie a tutta la Primavera del Genoa, compresa dirigenza e l’allenatore, per la loro disponibilità“. “Nei primi giorni eravamo, sei, sette, otto giocatori… pensare che tutto il resto della squadra era a letto, conciata in quel modo… Solo noi in Italia e forse in Europa abbiamo vissuto una cosa del genere, non è stato semplice per nessuno gestire un momento così traumatico” ha aggiunto Maran. Un ritorno in campo per mettere fine a queste difficili settimane, anche non è ancora chiaro chi potrà giocare o meno dei “negativizzati”: “Parliamo di una situazione anomala, i cui effetti sui singoli sono sconosciuti. Viviamo alla giornata, ascoltando le sensazioni dei ragazzi. Ricordandoci, poi, che abbiamo passato un lungo periodo complicatissimo, ma che adesso ce ne aspetta un altro altrettanto complesso. Perciò è necessario che quanto accaduto ci dia ancora più compattezza pensando al futuro“.

SportFace