“Mateo è un giocatore con dei margini di miglioramento incredibili. Ha voglia di crescere, il che è un aspetto molto positivo. Può migliorare molto spalle alla porta, nella pulizia del controllo di palla, e da parte sua c’è la volontà di sviluppare anche le sue capacità di attacco alla porta o di spalla laterale. Nel complesso, è un giocatore che dentro i 95 minuti non deve avere come ossessione il gol, ma deve giocare per la squadra”. L’allenatore del Genoa, Alberto Gilardino promuove Mateo Retegui, attaccante dei rossoblù e della nazionale italiana. Il suo Genoa ha 8 punti e ha già battuto big come Roma e Lazio: “I ragazzi avevano voglia di rivalsa e di vincere il campionato – racconta nella nuova puntata di Dazn Heroes – Rispetto all’anno precedente cercavano un cambiamento e una nuova determinazione. In questo scenario, loro sono stati per me di grandissimo aiuto, sia a livello tecnico, ma soprattutto a livello caratteriale e umano: mi hanno dato tanto e mi hanno dato tutto. Credo che portare per un po’ di anni un blocco compatto e unito di giocatori sia importante e indispensabile”.
Sui primi passi da allenatore: “L’equilibrio tra l’avere un’identità precisa come allenatore e il seguire la creatività è molto sottile – spiega – Se parliamo con qualche addetto ai lavori, piace la figura dell’allenatore che va dritto per la sua strada e che non cambia mai direzione e procede così sia nel bene sia nel male. E’ una scelta che va condivisa e rispettata. Dal canto mio credo molto nelle caratteristiche dei miei giocatori, dalle quali passa il cambiamento. Non si tratta di una questione di numeri: ad esempio una difesa a 3 e una difesa a 4 comportano delle caratteristiche molto diverse di gioco, ma in campo ci possono essere tante situazioni dove è necessario un cambio o una rotazione. Di conseguenza, il cambiamento lo si può generare dalle caratteristiche dei giocatori, dalle loro qualità e dai principi che l’allenatore dà in settimana in preparazione della gara”.