Dan Sucu è il nuovo azionista di maggioranza del Genoa, divenendo dunque proprietario del Grifone in sostituzione di 777 Partners. Come comunicato dal club rossoblù, l’imprenditore rumeno, tramite un proprio veicolo d’investimento, ha sottoscritto per intero l’aumento di capitale pari a 45.556.262 euro, di cui 5.356.262 a titolo gratuito e altri 40.000.000 a pagamento dello scorso 14 dicembre. In cambio, ha ottenuto dal CdA una partecipazione del capitale sociale del club intorno al 77% delle azioni, lasciando dunque in minoranza i precedenti soci. Essendo il nuovo azionista di maggioranza della società, è di conseguenza anche il proprietario di riferimento. Ma chi è Dan Sucu? Scopriamolo assieme.
CHI E’ IL NUOVO PROPRIETARIO DEL GENOA? LA STORIA DI DAN SUCU
Dan Sucu è un noto imprenditore e uomo d’affari rumeno. In patria è conosciuto soprattutto per essere il fondatore di Mobexpert, il più grande marchio di arredamento in Romania, con oltre 2.200 dipendenti. Non solo: è un investitore di riferimento nel comparto immobiliare, inoltre dal 2022 ha allargato il proprio giro d’affari, assumendo un ruolo chiave nel quotidiano economico Ziarul Financiar. E’ già però inoltre ben inserito nel mondo del calcio, questo perché da tempo è presidente e proprietario di una delle più gloriose società rumene, il Rapid Bucarest.
A spiegare chi sia Sucu al grande pubblico italiano, e soprattutto ai tifosi rossoblù, è proprio il Genoa in una nota ufficiale: “Sucu è una figura di spicco nel panorama economico internazionale e presidente della Confederaia Patronala Concordia, l’equivalente di Confindustria in Romania. La proposta, strutturata e altamente strategica, consentirà di sottoscrivere integralmente l’aumento di capitale, fornendo al club le risorse necessarie per rafforzare le proprie ambizioni sportive”.
Nato nell’aprile del 1963, Sucu è appassionato di sport e come detto già proprietario del club di calcio Rapid Bucarest, di cui detiene in questo caso il 90% delle quote. Ha rilevato il club in un periodo di forte difficoltà e dal suo arrivo ha contribuito a rilanciare una realtà con oltre cento anni di storia, investendo nello sviluppo di infrastrutture moderne e nell’accademia giovanile. Il suo approccio, viene spiegato dal Grifone, è orientato a valorizzare il calcio come strumento sociale, con l’obiettivo di coinvolgere migliaia di ragazzi nello sport e promuovere i valori di inclusione e crescita personale.
Questo un ulteriore frammento della nota ufficiale della società: “Il passaggio di maggioranza rappresenta un nuovo capitolo per il Club più antico d’Italia, con l’auspicio che l’ingresso di Dan Sucu possa portare stabilità economica e nuovi investimenti per il potenziamento della squadra e delle infrastrutture. Il Genoa ringrazia i propri tifosi per il supporto costante e guarda con fiducia al futuro, certo che questa nuova fase saprà consolidare il prestigio e le soddisfazioni che il Club merita”, conclude il comunicato.
IL BILANCIO CON 777 PARTNERS
Con la holding statunitense nata nel 2015 il Genoa è prima retrocesso, poi è stato promosso in A e lo scorso anno si è salvato agevolmente. Le cessioni di Gudmundsson e Retegui in estate non sono però bastate a sistemare i conti del club, anche perché è il gruppo a stelle e striscie a essere andato fortemente in difficoltà, finendo nel mirino delle autorità e dovendo accumulare debiti nei confronti di diversi creditori. Dopo aver costruito un impero nel mondo dello sport (e di recente aver provato ad acquistare anche l’Everton, prima di rinunciare per lasciare spazio successivamente ai Friedkin) e non solo (c’era anche una compagnia aerea, chiusa), 777 Partners – che al Genoa aveva come figure chiave i fondatori Wander e Pasko, sostituiti però a fine novembre da Banca Moelis, incaricata di trovare nuovi investitori – è adesso è in crisi, e così anche tutti i sei club di cui deteneva la maggioranza delle quote si sono trovati a vivere un periodo di ristrettezze economiche.