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In seguito l’allenatore dei liguri ha detto la sua riguardo la contestazione dei tifosi nei confronti della dirigenza: “Personalmente non preoccupa nulla. Se devo proprio essere sincero è se ci fosse un’assenza di manifestazione e di emozione. Questo significa aver mollato in generale o non avere qualcosa da dire. Io mi dedico all’aspetto tecnico e, credetemi, c’è tanto lavoro da fare. Ognuno di noi ha qualcosa di importante da fare, se noi capiamo questo abbiamo capito l’essenza del lavorare in gruppo. C’è il momento in cui hai perso con la Roma e i tifosi ti hanno applaudito, c’è il momento in cui devi dare qualcosa di più e deve essere visto come uno sprono di cui noi abbiamo bisogno“.
Nicola ha inoltre discusso dettagliatamente sul valore del Cagliari: “Premesso che ogni squadra ha pregi e difetti. Il Cagliari è nelle prime sette posizioni in classifica e questo vuol dire che ha avuto continuità di risultati. E’ quella che anche noi dobbiamo cercare attraverso le prestazioni. Il Cagliari è una squadra qualitativa come tutte. Regna l’equilibrio in questo campionato e noi dobbiamo vederlo nell’ampiezza dei suoi 1500-1600 minuti e lasciare tre squadre dietro. Rispettando gli avversari ma essendo coscienti che se fai come nel primo tempo di Bergamo hai margini di miglioramento. A noi serve una prestazione perchè stiamo migliorando“.
Il tecnico italiano ha mostrato disinteresse verso la ‘quota salvezza’: “Non mi interessa. Io non presto attenzione a tutto ciò che mi distoglie dal creare un certo tipo di mentalità nel gruppo. Sono maniacale in tutto ciò che mi interessa, il miglioramento individuale e di gruppo, non mi interessa quanto servirà e quando arriverà. Io so che intraprendendo questa strada abbiamo molte possibilità di trasferire quello che mettiamo negli allenamenti e ottenere i risultati“.
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