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Non è stato un periodo facile per Gennaro Gattuso. Prima la firma con la Fiorentina, poi l’addio dopo appena un mese e infine le trattative morte sul nascere col Tottenham. “Non sono razzista. Mi hanno chiamato terrone in tutti gli stadi. E ora sono vittima dell’odio da tastiera“, dice il tecnico ai microfoni di Repubblica, soffermandosi sulle accuse ricevute dai tifosi del Tottenham. Accusa che non regge e per Rino “se una cosa non sta in piedi, cade da sola“. C’è spazio per un retroscena su quanto accaduto con la Fiorentina: “Sul tema commissioni non posso parlare, ma posso ricordare la mia storia. Alleno da otto anni, le mie squadre non hanno mai acquistato giocatori di Mendes e non l’ho mai imposto – dice – André Silva al Milan e Ghoulam al Napoli già c’erano. Mendes è un amico, mi dà consigli per la mia carriera visto che ha grandissima esperienza. Il mercato non spetta a me, ma ai dirigenti. I ruoli li rispetto sempre. Sono ambizioso e voglio giocatori forti e funzionali alla mia squadra, indipendentemente dal loro procuratore“. E c’è spazio per una stilettata alla dirigenza viola, in particolare a Commisso: “La Fiorentina spende molto in commissioni? Non posso parlare di questo tema, anche perché è una persona che non ho mai incontrato dal vivo”.
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