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“La giustizia ad orologeria sbarca anche in Serie A!”. Queste le parole del deputato bergamasco della Lega, Daniele Belotti sul caso di Gian Piero Gasperini, deferito al Tribunale Nazionale Antidoping per aver insultato l’ispettore di Nado Italia e ritardato il test su uno dei quattro giocatori. Belotti ha aggiunto: “Fa legittimamente pensare che il ‘processo’ al Gasp venga fissato a distanza di tre mesi dai fatti e, guarda caso, a ridosso della finale di Coppa Italia e della fase decisiva del campionato. Richiedere 20 giorni di squalifica per il mister atalantino in cui non solo non può sedere in panchina nelle ultime gare della stagione ma nemmeno seguire gli allenamenti è decisamente strano – argomenta -. I fatti si sono verificati il 7 febbraio (per altro con nessuna positivita’ al doping), perché viene fissata la sentenza il prossimo 10 maggio? Non si poteva fare prima, in una fase meno delicata della stagione, o addirittura a fine campionato con eventuale squalifica da scontare all’inizio del prossimo?”.
C’è spazio per un riferimento alla finale di Coppa Italia del 15 maggio 2019 contro la Lazio: “L’Atalanta e i suoi tifosi non hanno dimenticato il vergognoso episodio della finale di Coppa Italia del 2019 con il nettissimo fallo di mano in area del laziale Bastos non rilevato dal Var e ora si aggiunge questa strana tempistica che va a minare la tranquillità e la preparazione della Dea. Spero che gli organi sportivi, per la correttezza del campionato, rivalutino la calendarizzazione del procedimento nei confronti di Gasperini”, ha concluso Belotti.
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