“Ho apprezzato molto il gesto del ministro, un incontro che è stato occasione per una serie di riflessioni. Riteniamo che dobbiamo andare avanti nel chiudere questo campionato nel miglior modo possibile. Dobbiamo essere responsabili e lungimiranti nell’affrontare criticità che potrebbero presentarsi. Crediamo molto nel protocollo, lo abbiamo voluto e lo difendiamo. E’ chiaro e richiede senso di responsabilità da parte di tutti, anche da chi verifica sul territorio eventuali casi di emergenza motivando gli eventuali interventi”. Lo ha detto il presidente della Figc Gabriele Gravina a margine dell’incontro con il ministro dello sport Vincenzo Spadafora.
Gravina non si sbilancia su Juventus-Napoli e la possibile vittoria bianconera a tavolino, ma difende la tutela della salute e il funzionamento del protocollo: “Abbiamo un giudice sportivo e una procura federale che fanno il loro mestiere. Non entro nel merito, cerco di essere serio e rispetto i ruoli auspicando che gli altri facciano lo stesso. Il protocollo è chiaro e ha funzionato, non capisco perché non debba funzionare anche per il futuro. Abbiamo avuto casi analoghi a Napoli, all’estero di sono casi analoghi. Dobbiamo convivere con questa epidemia. Chi dice che siamo irresponsabili dice una corbelleria incredibile, mai nessuno come noi sostiene che la tutela della salute è un bene primario. Siamo sintonizzati con il ministro Speranza”.
Per quanto riguarda il caso specifico del Napoli: “Non ho sentito De Laurentiis e non c’è motivo di sentirlo. Non conosciamo quelle che potranno essere le condizioni future del nostro paese, credo che possiamo stare tranquilli perché il campionato di calcio si può svolgere in sicurezza. Se qualcuno ha sbagliato deve pagare”.