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La Lazio e il Bologna al completo, poi grandi nomi di sport e non solo. I primi ad entrare alla Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri per i funerali di Sinisa Mihajlovic sono stati i giocatori e la dirigenza del Bologna. A seguire i biancocelesti, capeggiati da Lotito, Sarri e Tare. ‘Sinisa nel cuore’ è lo striscione che si legge davanti alla basilica. Arrivati il presidente del Coni, Giovanni Malagò, il ct Roberto Mancini, Vincenzo Montella, Renzo Ulivieri. Subito dopo è stata la volta dell’ex compagno di squadra alla Roma Francesco Totti, rientrato da Doha e arrivato in compagnia di Bruno Conti, Daniele De Rossi e Morgan De Sanctis (attuale ds della Salernitana). Presente anche il cantante ed ex presidente onorario del Bologna Gianni Morandi. Arrivato anche il ministro dello Sport, Andrea Abodi. Con lui il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il presidente di Rcs e Torino, Urbano Cairo, il presidente della Figc, Gabriele Gravina. Tanti esponenti dello sport hanno voluto inviare delle corone di fiori. C’è quella della famiglia Inzaghi, ma anche quella di Gigio Donnarumma, che esordì a 16 anni col Milan proprio grazie a Mihajlovic. “Ci stringiamo tra noi anche un po’ fisicamente come stiamo facendo, vorrei che tutti sentiste l’affetto di questa Chiesa. Ha mostrato la fragilità dolce del guerriero”, ha detto il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, nel corso del funerale. Il feretro – sorretto da Mancini, Stankovic, Lombardo, Cantatore, Soriano, De Silvestri e Arnautovic – ha lasciato la basilica intorno alle 13:00 tra la commozione generale dei presenti.
Il presidente granata Urbano Cairo ha rilasciato alcune dichiarazioni: “E’ un grande amico, una persona alla quale ero molto legato. Lavorare con lui? Era un grande, molto simpatico. Lanciava i giovani e li sosteneva. Quando succedeva poi quel giovane veniva difeso fino alla fine. Lascia un grande ricordo, veramente una persona speciale”. Commosso anche il ds della Lazio Igli Tare: “Due parole per ricordare prima di tutto un grande uomo. Un qualcuno che ha dato tanto al calcio mondiale, lo ricordo con grande rispetto, come un grande giocatore e un grande uomo”.
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