Il presidente Maurizio Stirpe ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine di Frosinone-Udinese 0-1, match dell’ultima giornata della Serie A 2023/2024 che ha decretato la retrocessione dei Ciociari negli ultimissimi minuti della stagione. Un epilogo davvero doloroso per la squadra allenata da Eusebio Di Francesco, scoppiato in lacrime dopo il fischio finale: “Questa era la partita più importante nella storia del Frosinone, purtroppo non siamo stati bravi a capitalizzare le occasioni che abbiamo avuto – ha spiegato Stirpe con grande lucidità – Il calcio è questo, siamo stati puniti e può capitare. Questa è una serata amara che però bisogna accettare.”
Sul comportamento dei tifosi, che hanno contestato i giocatori a fine partita, il presidente del Frosinone dice la sua: “Mi dispiace per i ragazzi, che avrebbero meritato maggior fortuna. Ai tifosi però non posso dire niente, sono i veri proprietari del club. In tanti momenti ci fanno i complimenti, dobbiamo anche accettare le critiche quando arrivano. Se siamo professionisti, allora lo siamo fino in fondo.”
Adesso lo sguardo volge già alla prossima avventura in Serie B, sempre tornata al primo anno dopo le tre esperienze in A: “Abbiamo lavorato con metodo e oculatezza, la Serie B non ci troverà impreparati. Adesso servirà qualche settimana per metabolizzare quanto avvenuto stasera, visto che questa retrocessione arriva con modalità particolarmente amare. Poi ripartiremo con le nostre potenzialità per riscrivere altre pagine di storia del calcio della nostra provincia.”
Infine una battuta sul gioco espresso dalla squadra in questa stagione e sul tecnico Di Francesco: “I giovani ti possono dare tanto e possono anche commettere errori, sapevamo di assumerci un rischio. A un certo punto abbiamo seguito un certo tipo di progetto e me ne sono assunto le responsabilità in tempi non sospetti. Se fosse andata bene i meriti sarebbero stati tutti dei ragazzi. Siamo retrocessi negli ultimi 15 minuti del campionato, fa male ma bisogna ripartire. Secondo me Eusebio non merita questo epilogo, è un allenatore che può dare ancora tanto al calcio italiano. Non mi sono pentito di averlo avuto con me, è un bravo maestro di calcio.”