“Vorrei dare più certezze che incertezze alla squadra e cambiare il meno possibile in questo momento. Credo che la pressione ci sia da entrambe le parti per situazioni differenti. Le partite sono sempre meno e quindi anche i punti a disposizione diventano sempre più importanti. Abbiamo una classifica sorprendente, ma in negativo, per quello che è stato il nostro percorso”. Lo ha detto l’allenatore del Frosinone, Eusebio Di Francesco, alla vigilia del match delicatissimo contro la Lazio nel derby tra squadre in crisi: “Già se si parte dal presupposto che viene a mancare la fiducia allora dispiace. Sono dieci partite importanti, guardare indietro lascia il tempo che trova. Questo squadra ha bisogno di fiducia, sta a noi guadagnarcela. Siamo padroni del nostro destino”.
E ancora: “Io sono qua per il Frosinone e non per un discorso personale, se pensassi a me stesso non sarei qui a fare l’allenatore. Ho le orecchie tappate e comunque non leggo e non ho social”. Poi una polemica, costruttiva, su una domanda che ha riguardato il rapporto tra gioco e risultati: “Non voglio salvarmi attraverso il gioco, voglio salvarmi e basta. Io mi sto mettendo completamente da parte per l’obiettivo. Siamo stati apprezzati da tutti per il gioco, ora dobbiamo mostrare qualcosa di diverso perché è importante conquistare risultati. La domanda che mi fa è italiana e l’analisi si ferma là: questa è l’Italia”.