“Terzo posto consolidato? Assolutamente no, anche quando non c’è pericolo o avvisaglia invece c’è il rischio di un crollo mentale e si può andare incontro a una serie di risultati che ti creano problemi”. Così il tecnico dell’Inter Luciano Spalletti dopo la vittoria in trasferta contro il Frosinone, che lancia i nerazzurri a 60 punti in classifica e mantiene saldo il 3° posto. “La partita però – ha sottolineato l’allenatore nerazzurro ai microfoni di Sky Sport – andava chiusa prima, ci sono capitate due-tre occasioni troppo facili per le nostre qualità. È mancato ciò che chiude la partita, il timbro sulla vittoria, però ci siamo vicino. Succede spesso all’Inter, quando credi di averla in mano, abbassi la concentrazione e la solidità. Anziché andarla a chiudere, diventi più timido e gli altri che non hanno niente da perdere ci provano. Oggi era una partita difficilissima, una sconfitta in più o meno non avrebbe cambiato nulla al Frosinone, che ha il solo obiettivo di fare bella figura in una partita importante. Il problema è mantenere la maturità per tutta la gara e non ci siamo riusciti”.
“Nainggolan? Ha fatto bene come corsa e forza fisica, stasera ha fatto il Nainggolan che conosciamo, oltre a un gran gol che ha sbloccato la partita – ha sottolineato Spalletti ai microfoni di Sky Sport – Il fatto di entrare poco nella metà campo avversaria. Questo ci permetteva di trovare zone libere nella loro trequarti. Anche quando si è proposto è riuscito a entrare diverse volte con qualità. La solidità della linea difensiva però è ciò che ci dà maggior vantaggio. Borja Valero? Ha sentito tirare il muscolo, dovrà stare fermo un pochino”. Infine il tecnico dell’Inter ha spiegato perché Perisic abbia battuto il calcio di rigore al posto di Icardi: “E’ giusto così. I calciatori che li sanno battere sono 3-4 però ci sono momenti in cui il rigorista è uno o l’altro. Dipende da come hai il morale, se sei tranquillo. La completezza della collaborazione e dell’amicizia sia nel chiedersi se si è pronti o meno e lasciarlo al compagno”, ha concluso Spalletti.