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“Amo Leao, un giocatore pazzesco. Perché gioca ridendo, è felice. Poi è appassionato di musica, con lui c’è un grande brand da vendere”. Francesco Facchinetti da alcune settimane è anche un agente Fifa e ha risposto al Corriere della Sera a delle domande sulla sua nuova professione, indicando in Leao il giocatore che vorrebbe assolutamente avere nella sua scuderia da procuratore: “Il calciatore è un artista, e come tale è concentrato a perseguire la sua arte come unico obiettivo. Perciò se per lo stress scivola in alcuni comportamenti proibiti, cosa che abbiamo visto ultimamente, io parto dal presupposto che il manager sia responsabile. Nel mondo della musica se io faccio firmare un artista con Warner e poi è un flop, la colpa è anche mia. Invece nel calcio sembra sempre che la colpa non sia di nessuno”.
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