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Termina in parità , con lo stesso punteggio dell’andata, fra Fiorentina e Torino. Un 1-1, quello maturato al Franchi, assolutamente non sorprendente, considerando le statistiche pre-match. I viola arrivavano, infatti, da quattro pareggi consecutivi fra le mura amiche mentre il Torino era, ed è, la squadra con più pareggi in trasferta, 10. Un pareggio che non serve a nessuna delle due compagini: la Fiorentina, con questo ennesimo pari interno, si allontana, forse definitivamente dalla zona Europa League (ora distante 9 punti) mentre la squadra di Mazzarri , dopo la sconfitta casalinga col Bologna, mentre la squadra di Mazzarri non sfrutta, appieno, la seconda chance di fila di agganciare l’ultimo posto utile per andare in Europa.
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Una partita in cui è la squadra di Stefano Pioli, priva di Federico Chiesa, a partire meglio, trovando il vantaggio con Giovanni Simeone. Sì tratta della sesta rete in campionato per il “cholito”, bravo a sfruttare l’errore di Ansaldi e l’assist perfetto di Victor Hugo per portare avanti i suoi. L’inizio “forte” della Fiorentina non spaventa gli uomini di Mazzarri che, al 24′, richiedono un fallo da rigore per un presunto fallo di Victor Hugo su Belotti, non ravvisato però dall’arbitro, e, soprattutto, riescono a trovare il pareggio, a dieci minuti dal termine della prima frazione, con un goal fantastico di Baselli. Il centrocampista azzurro viene ben pescato da Iago Falque, giocatore di importanza estrema nelle giocate offensive della squadra di Mazzarri. Nel finale di primo tempo, però, è ancora la squadra viola ad avere una grande chance con Benassi, perfettamente imbeccato da Muriel, ma Sirigu è straordinario ed evita il nuovo vantaggio viola.
La posizione, quasi da trequartista “puro”, assunta da Luis Muriel mette in grandissima difficoltà la squadra di Mazzarri ed è invece l’arma principale della squadra toscana nella prima frazione. Nel secondo parziale la partita resta decisamente equilibrata, la Fiorentina crea qualcosa in più ma è il Toro a gestire meglio il pallone (58%). I due allenatori operano diversi cambi e sono proprio due sostituti viola, ossia i giovanissimi Vlahovic e Montiel, ad animare il finale e a sfiorare in un paio di occasioni il vantaggio. Molto poco incisivo, invece, l’ingresso di Zaza, inserito da Mazzarri per dare maggior peso offensivo all’attacco granata ma l’ex Juve commette diversi errori, che portano a diverse ripartenze viola nel finale per sua fortuna, e dei suoi compagni, non sfruttate dalla Fiorentina.
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