“ACF Fiorentina comunica che l’operazione alla quale è stato sottoposto il calciatore Edoardo Bove è andata a buon fine”. La Fiorentina ha diramato un nuovo comunicato sulle condizioni di Edoardo Bove, che quest’oggi si è sottoposto all’ospedale Careggi di Firenze a una delicata operazione chirurgica, nella quale gli è stato impiantato un defibrillatore removibile, dopo il malore che lo ha colpito contro l’Inter nove giorni fa. Il centrocampista, in attesa di capire se potrà tornare a giocare all’estero, è vigile e ha contattato personalmente il club, confermando di sentirsi bene dopo l’intervento: “Edoardo ha contattato pochi minuti fa la Società e dalla sua viva voce il Club è stato informato che sta bene e che dovrà proseguire il percorso post operatorio prima di essere dimesso dall’ospedale nei prossimi giorni”, si legge ancora nella nota del club viola.
COME FUNZIONA IL DEFIBRILLATORE REMOVIBILE DI BOVE?
Dopo due ore di intervento, è stato impiantato un defibrillatore removibile sottocutaneo a Edoardo Bove. Questo vuol dire che in futuro sarà possibile rimuovere il dispositivo, ovviamente previo parere positivo dei medici. Il dispositivo ha il compito di riconoscere per tempo una eventuale futura aritmia ventricolare ed è in grado di riportare al giusto ritmo il battito. Insieme ai medici, Bove potrà dunque decidere se rimuovere questo defibrillatore, impiantato per il disturbo che ha colpito Bove, quello legato alla torsione di punta.
Con Bove non si è scelto di puntare sul classico impianto intracardiaco, ma si è preferito procedere con un defibrillatore sottocutaneo, con il vantaggio di una rimozione del dispositivo più rapida e senza rischi per il paziente. Il defibrillatore, impiantato per proteggere Bove da un’eventuale possibile fibrillazione ventricolare, non consentirà a Bove di tornare a giocare in Italia: nel nostro paese, infatti, non viene concessa l’idoneità a chi ha subito questo tipo di impianto, come già accaduto nel caso di Christian Eriksen. Potrà tornare a giocare, se i medici daranno l’ok, in molti altri campionati, tra cui la Premier League, ma siamo in una fase prematura.