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“Con il Milan ho conquistato l’ultimo trofeo del club rossonero. Ho letto che Galliani tiene l’immagine di quella Supercoppa sul suo cellulare. Non valuto un fallimento la mia esperienza al Milan, non mi hanno dato il tempo di lavorare”. Con queste parole Vincenzo Montella tecnico della Fiorentina è tornato a parlare dell’esperienza rossonera in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. “A Siviglia sono stato esonerato dopo la qualificazione ai quarti di Champions e la finale di Coppa del Re. Qui a Firenze invece tutti erano concentrati sulla Coppa Italia e una volta sfumato l’obiettivo il castello è crollato. Ma nella crisi abbiamo giocato un buon calcio – prosegue Montella che poi si concentra sulla stagione appena iniziata – La Juve resta la più forte, leggevo i dati sui monte stipendi. Spendono il doppio rispetto alle altre grandi. Ha ragione il presidente Commisso quando dice che i bianconeri potrebbero schierare tre squadre. Per fortuna, Sarri all’inizio ne può schierare solo undici”. Parlando di Federico Chiesa il tecnico dichiara: “Ha passato un’estate strana dove anche se si soffiava il naso quel gesto veniva analizzato. È dura vivere sotto la lente d’ingrandimento. Deve continuare a migliorare. Non deve rimuginare su una palla gol bruciata o su una grande parata del portiere avversario. E deve disinteressarsi dei giudizi degli altri”.
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