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“Vogliamo arrivare ad avere maggiore personalità , il processo è lungo, ma i ragazzi stanno lavorando bene. Solo la quotidianità ti dà la possibilità di riconoscere determinati meccanismi. Stiamo alzando il nostro livello. Quando sono arrivato parlavamo male della fase offensiva, adesso però si vedono i primi risultati, abbiamo segnato con tanti giocatori diversi”. Queste le parole di Giuseppe Iachini nella consueta conferenza stampa della vigilia prima del prossimo impegno per la sua Fiorentina, quello casalingo contro il Milan. Nel presentare l’avversario rossonero il tecnico ascolano non ha dubbi ed esalta le qualità del gruppo e dei singoli: “Una squadra forte. Oggi è ancora più forte perché Pioli ha dato una nuova impronta tattica e una mentalità di un certo tipo. Sono molto organizzati e da gennaio ci sono due giocatori che hanno inciso molto. Ibrahimovic è un fenomeno, ha gli occhi anche dietro la testa. Dovremo fare una gara molto organizzata. Poi c’è Rebic che qualsiasi cosa tocchi diventa oro”.
Ballottaggio in attacco tra l’ex di turno Cutrone e l’uomo del momento Vlahovic: “Patrick è sempre importante. Ripeto, stiamo lavorando su tutto il reparto. Abbiamo altri due allenamenti e poi decideremo in che modo partire. Sto avendo buone risposte sul piano dello spirito e dell’applicazione. Sono tranquillo, so quello che devo fare e avere la possibilità di scegliere tra due giovani così è importante. Stanno diventando anche amici, in Coppa Italia hanno giocato anche insieme. Vlahovic sta lavorando bene. Deve volare basso. Ha tanti margini di miglioramento ma solo con il lavoro e l’umiltà può ancora migliorare e crescita. Ha tante potenzialità e con il suo carattere e la sua voglia crescerà molto”. Una partita, quella contro il Milan, che secondo Iachini è importante per le due squadre in egual misura: “Le partite sono importanti per tutte le squadre. Noi pensiamo a migliorare nelle due fasi. Studiamo movimenti e smarcamenti. Abbiamo fatto tanti gol a Genova, anche contro l’Atalanta ne abbiamo fatti tre in due partite. Vogliamo pensare a una partita per volta e dobbiamo rimanere con i piedi per terra”.
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