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Maurizio Sarri ha superato la polmonite che lo ha colpito nelle scorse settimane ed è pronto per tornare in panchina. Il primo passo, però, è la prima conferenza stampa stagionale per il tecnico toscano da quando è iniziato il campionato. Le prime domande alla vigilia di Fiorentina-Juventus riguardano la situazione legata alla lista Champions e all’esclusione di Emre Can: “Problemi di abbondanza? Imbarazzante solo di fronte a una scelta da dover fare per la lista UEFA di soli ventidue giocatori, doveva essere fatta una scelta non semplice e neanche gratificante, ma indispensabile. Fa parte del mio mestiere, può essere condivisibile o meno. Emre Can? Devo tenere in considerazione l’aspetto emozionale, il giocatore deve anche buttare fuori, devo lasciarlo decantare e poi affrontare la situazione quando c’è più serenità . Ho l’età giusta per capire certe reazioni”.
Tornando al match contro il Napoli Sarri smentisce un calo della sua squadra nel secondo tempo e spiega come la rimonta subita sia stata soltanto frutto di disattenzioni estemporanea: “Calo contro il Napoli? I miei dati dicono altro, abbiamo corso più degli avversari nel secondo tempo. Abbiamo preso due gol da palla ferma. Quando aspetti una squadra tecnica dentro l’area il rischio è alto. Non siamo al top, possiamo dare di più”. E proprio sull’autogol di Koulibaly che ha deciso l’incontro, il tecnico bianconero, che ha allenato il difensore per tre anni, è ben chiaro: “Umanamente mi è dispiaciuto ma penso che abbiamo vinto con un pizzico di fortuna una partita che meritavamo di vincere”.Â
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Sui singoli, a cominciare da Higuain che sembra ormai il prescelto per l’attacco in questa stagione: “Sembra che Higuain abbia giocato per rapporti personali con me. Ma al Chelsea non ha giocato mai, se ha giocato è perché mi è sembrato quello di una volta. Mandzukic mi ha fatto vedere qualcosa meno al momento”. Su Rabiot e Matuidi, con il secondo che al momento si è guadagnato i galloni di titolare: “Differenze tra Rabiot e Matuidi? Rabiot l’anno scorso non ha giocato. Dopo un primo periodo è andato giustamente in calo. Lui è un po’ sensibile e credo che quando è arrivato il calo ne abbia pagato mentalmente. Matuidi ha il pregio di adattarsi meglio a quello che succede in avanti insieme a giocatori importanti come Cristiano. Per noi Matuidi è un giocatore molto importante”.
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