La Fiorentina riparte da Gennaro Gattuso. Rocco Commisso ha deciso, bisogna dar vita a un progetto stabile e duraturo per puntare senza mezze misure all’Europa. Per far ciò, ha scelto di affidarsi a un allenatore che ha già allenato in piazze importanti e che sa cosa vuol dire competere per le posizioni di vertice, ma che è reduce da una profonda delusione vissuta appena pochi giorni fa, oltre che dalle scorie di un rapporto logoro con De Laurentiis e con l’ambiente Napoli.
Non che quello viola sia più facile da affrontare, beninteso, ma dopo la stagione deludente dei toscani, che si sono salvati in extremis e non hanno mai scaldato i cuori dei tifosi, urge voltare pagina. Ed è meglio farlo con chi sa di aver mancato un obiettivo ed è pronto all’imminente riscatto, piuttosto che con un profilo che arriva a Firenze con tranquillità e magari senza troppi stimoli.
Un lottatore come Gattuso sa come poter raddrizzare la barca della Fiorentina. Un calabrese vero, abituato a combattere per mettersi in luce, accomunato al suo nuovo patron dalle stesse origini, visto che Commisso, al di là della sua nazionalità americana, ha profonde radici calabre. E dunque il rapporto tra allenatore e presidente, con tutta probabilità, è destinato a essere migliore di quello che Ringhio ha dovuto a fatica tenere in piedi in terra partenopea, fino al tonfo col Verona e all’esonero via Twitter. Voltare pagina, dunque, si può e si deve. Gattuso e la Fiorentina ne hanno bisogno, proveranno a farlo assieme.