“Sono state scritte cose indegne, sulla mia squadra, sul mio allenatore. Voi siete gente di calcio? Io faccio questo lavoro da 71 anni. La Fiorentina è andata male anche per colpa dei giornalisti, avete scritto cose ingiuriose. Non avete il coraggio di dire che quello che viene scritto non è vero. Perché mi arrabbio quando sono in America? Dovete essere gente onesta, quando uno dice una bugia deve essere richiamato, questo è il più grande problema che ho riscontrato. Sono stato chiamato ‘Rocco il Terrone’, ‘Lo Zio d’America’”. Rocco Commisso è letteralmente una furia nella sua conferenza stampa di fine anno prima del ritorno in America, vista la salvezza matematica ottenuta mercoledì scorso dopo il pareggio in casa del Cagliari. “Ogni giorno sento e leggo porcherie dappertutto – ha proseguito il numero uno viola – Non mi avete ancora rinfacciato una promessa che ancora non ho mantenuto. Parlate oggi se non ho mantenuto qualche promessa. Così tutto il pubblico e tutti i tifosi lo sentiranno. Il sogno è andare nella parte destra della classifica, ma i risultati non sono arrivati per come credevo io, pensavo che avevamo una squadra più forte rispetto all’anno scorso. Il piano di rilancio è come il primo giorno che sono venuto qui. Vogliamo fare il meglio possibile con le possibilità finanziarie che abbiamo”.
LA REAZIONE DEL MONDO DELLA STAMPA
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Sul futuro di Dusan Vlahovic: “Ci sono tanti giornalisti che hanno criticato Vlahovic all’inizio della stagione. Io ho visto Vlahovic quando è arrivato a New York e mi ha fatto subito una grande impressione. Il nostro desiderio è quello di tenerlo e di accontentarlo. Non ci sono stati incontri nelle ultime settimane. Finiamo la stagione e quando ci sarà una soluzione darò una risposta in merito. Ho intenzione di tenerlo”.
Sul futuro di Iachini: “Da mesi non parlo ma è arrivato il momento di tornare in America e voglio cominciare ringraziando per il lavoro di Beppe Iachini. Un anno fa è venuto dopo le prime diciassette partite e ci ha salvato portandoci al decimo posto dopo il sedicesimo dell’anno prima. Non sappiamo quest’anno dove finiremo ma siamo già salvi e ognuno di noi dovrebbe ringraziare Beppe per il suo lavoro. Quando sono venuto qui dall’America avevamo una squadra terrorizzata, prima per l’addio di Prandelli e poi perché i giornalisti non sono stati molto cari. I giocatori sono ancora contrariati con i giornalisti, ma è stato Beppe a rimettere a posto la squadra e nelle ultime partite abbiamo vinto e pareggiato. Lo voglio ringraziare e spero che i fiorentini un giorno di questi faranno una bella statua per lui, magari al Piazzale Michelangelo. Se la merita”.
Sul nuovo allenatore: “Voglio un allenatore che vince, ma sulla squadra e sull’allenatore se ne parlerà a fine di questa stagione”.
Poi ancora contro i giornalisti: “Io non rispondo al Corriere Fiorentino. Il Corriere Fiorentino se vuole che parli della Fiorentina, sia loro che la Gazzetta hanno sbagliato perché sono controllati da Cairo. Fino a che non riceverò delle scuse scritte e diranno la verità sull’incontro con Sarri, se c’è stato o non c’è stato, non parlerò con questo giornale. Hanno detto bugie e i giornalisti fiorentini quando sono state dette delle bugie, devono intervenire. Questa è la cosa giusta da fare. Se io dico una bugia, intervenite su di me, se lo dicono i giornalisti, intervenite su di lui. De Ponti, il direttore del Corriere Fiorentino, non ha verificato se Barone fosse a incontrare Sarri. Non ha avuto il coraggio di dire che Barone aveva detto la verità. Come è possibile lavorare per un giornale che dice bugie”.