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“La squadra ha fatto la partita che doveva fare. Ci siamo fatti male da soli, con due pali e l’espulsione, è giusto averla persa. Abbiamo rischiato poco o niente, siamo anche riusciti a renderci pericolosi nel finale. Sono 17 i pali colpiti in questo campionato, non 5-6. Nella vita bisogna essere soprattutto fortunati. Non mi è piaciuta la gestione della gara in alcune fasi del gioco, i ragazzi non devono avere paura, bisogna avere paura di fronte alla guerra e alle malattie gravi”. Lo ha detto Sinisa Mihajlovic dopo la sconfitta del suo Bologna sul campo della Fiorentina. L’allenatore si sofferma sui singoli. Da Schouten, che è “un ragazzo giovane, è stato fuori 5 mesi, non si sente ancora sicuro e non trova ancora le distanze giuste“, fino a Svanberg “importante, un po’ troppo emotivo, ha sbagliato palloni semplici, spesso si fa prendere dall’ansia”. Poi su Bonifazi, espulso al 41′: “Si fida un po’ troppo delle sue qualità tecniche e si va ad impicciare in situazioni difficili”. Sul suo modo di gestire lo spogliatoio: “C’è un Mihajlovic che si arrabbia in panchina, ma meno di prima, e c’è il Mihajlovic degli spogliatoi. Si matura, anche nella gestione dei ragazzi giovani, cerco di portarli sulla strada giusta senza arrabbiarsi. Questi ragazzi fanno parte della mia famiglia, so quel che hanno fatto per me quando non stavo bene. Ho un ottimo rapporto con i giocatori”.
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