Bentornata in Europa, Fiorentina. I viola si conquistano la Conference League del prossimo anno grazie a una splendida partita contro la rivale di sempre, una Juventus all’ennesima figuraccia di questa stagione. Prendere spunto dalle altre, a cominciare dall’Empoli che ha vinto contro l’Atalanta facilitando le cose ai viola, per capire come giocare quando si è in “vacanza”. Ma al di là della prestazione opaca dei bianconeri, la serata è tutta dei toscani, che fanno esplodere doppiamente il Franchi. Dopo tre ko di fila c’è la vittoria contro la Vecchia Signora, dopo cinque anni di assenza c’è il ritorno nelle competizioni Uefa. Una cavalcata fatta di tantissimi alti e tanti bassi, come si confà a una formazione un po’ inesperta, mix di giovani e più esperti, con Vlahovic andato via a gennaio e sostituito così così. Italiano è riuscito a incidere immediatamente, a lui vanno tanti complimenti: una squadra che, al di là di alcuni pesanti scivoloni, ha saputo fare del gioco e dell’intensità il suo mantra, cercando mai di speculare o di prendere un pareggio, preferendo piuttosto perdere se non si può vincere. Così come si è visto stasera contro i bianconeri in una serata che tutti ricorderanno, anche per le maglie dedicate a Davide Astori, che purtroppo non può essere sul campo a festeggiare coi compagni, ma lo farà dall’alto a vegliare su una squadra che gli ha dedicato tutto. E che il prossimo anno giocherà in Europa.
Non lo farà invece l’Atalanta, che al termine di una stagione estremamente sottotono rimane a bocca asciutta e a mani vuote. Dopo cinque anni di gestione Gasperini che è coincisa con cinque qualificazioni in Europa, tra cui le tre in Champions straordinarie, quest’anno niente da fare: downgrade per la Dea, che si ritrova ottava e probabilmente un po’ delusa. Ma ci riproverà il prossimo anno, spinta dalla società che adesso è per metà americana, e con Gasperini saldamente in sella. A Bergamo arriva un’altra sconfitta, ininfluente visto che la Fiorentina ha vinto la sua partita, e l’Empoli non ruba niente anche se per larghi tratti ha subito. Grande serietà da parte degli uomini di Andreazzoli, ma il momento più bello al Gewiss è senza dubbio il ritorno in campo di Josip Ilicic. A Roma, infine, la Lazio con un pareggio pirotecnico col Verona riesce ad agguantare il quinto posto, prendendosi una piccola soddisfazione, quella di finire in campionato davanti ai cugini giallorossi. Ma da Sarri il prossimo anno ci si aspetta la Champions.