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Il calcio non è solo uno sport. Il calcio è sentimento, passione, unione. Fiorentina-Benevento ce lo ha ricordato: tutti uniti nel ricordo di Davide Astori. Una giornata surreale, mistica, commovente. Dove il sentimento dell’uomo ha prevalso sul mero risultato della partita, ultima cosa importante in questa giornata di lacrime. Che fosse una giornata emozionante si era già capito dalle prime ore del mattino quando tutto il popolo fiorentino, e non, si è riversato in massa all’Artemio Franchi. Prima per salutare Davide Astori e poi per omaggiarlo all’interno dello stadio.
Applausi per il patron Diego Della Valle perché di fronte ad una tragedia del genere si mettono da parte tutti i dissapori, i contrasti e le controversie del passato. Tutti uniti nel nome di Davide. Applausi anche ai tifosi del Benevento che rendono omaggio ad un giovane uomo che è passato tragicamente a miglior vita. Poi ci sono le emozioni del campo: la Fiorentina entra in blocco per il riscaldamento con la maglietta numero tredici, quella di Astori. Anche Stefano Pioli e tutto il suo staff fanno lo stesso: tutto lo stadio applaude.
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Il riscaldamento delle squadre è quasi surreale, c’è un silenzio di sottofondo che mette i brividi. Brividi come quelli che precedono l’ingresso in campo delle squadre con le musiche di Jovanotti che accompagnano la sciarpata viola dell’Artemio Franchi.
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Le squadre entrano in campo, i soliti rituali pre-partita non possono essere uguali. C’è silenzio, occhi gonfi in attesa del minuto di silenzio. Un minuto lunghissimo in cui non si muove una foglia. Tutti uniti e mischiati a centrocampo con la testa bassa e tante lacrime.
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Il cielo è nero, le previsioni davano pioggia dalle prime ore di questa mattina, ma a Firenze per il momento non piove: la coreografia non può essere rovinata. C’è un’altro momento che rimarrà indelebile in questa giornata indimenticabile: al tredicesimo minuto, numero di maglia di Astori, i giocatori viola buttano via la palla e parte un minuto di applausi mentre dalla Fiesole viene fuori una coreografia mozzafiato, di quelle che ricorderai per sempre.
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Dopo circa un minuto e mezzo si riprende a giocare ed immediatamente comincia a piovere in maniera forte. La partita è l’ultima cosa di cui ci interessa parlare, ma è impossibile non rimarcare come a sbloccare il risultato si Victor Hugo: il sostituto di Davide Astori, il numero trentuno della Fiorentina (gli anni di Astori) che invertendo fa tredici (la maglia di Astori) alle ore 13:00, stacca in cielo e schiaccia in rete il gol dell’1-0. La dedica è ovviamente per il suo capitano, per colui che gli dava consigli in continuazione e di fronte alla maglia di Davide, Victor Hugo si mette sull’attenti.
https://twitter.com/tutticonvocati/status/972808639173013504
La partita terminerà con il punteggio di 1-0, ma oggi il calcio è senza Davide Astori. Un vuoto incolmabile. Ma da oggi il calcio è migliore. Grazie a Davide Astori. Buon viaggio capitano.