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La Fiorentina è ancora una volta l’incubo del Napoli e spezza ancora una volta il sogno scudetto degli azzurri, anche se non è ancora tutto perduto. Al Maradona arriva una nuova sconfitta interna per la squadra di Spalletti, che perde inesorabilmente terreno nella corsa per vincere una Serie A che continua a rimescolare le proprie carte. E arriva di nuovo contro i viola, che come nel 2018 quando nella famosa sconfitta dell’albergo di Firenze di sarriana memoria, trovano una vittoria inaspettata e meritata che peraltro proietta i ragazzi di Italiano al settimo posto della classifica, dunque in zona Conference League. Ancora un problema di mentalità per i partenopei, che nella partita in cui avrebbero dovuto dimostrare di essere pienamente in corsa per lo scudetto, crollano e regalano al Milan un booster di convinzione in più e all’Inter che ha giocato ieri il ritorno al secondo posto con la possibilità di allungare quando recupererà la partita col Bologna.
Sei sconfitte stagionali in campionato, cinque in casa: Spalletti deve assolutamente capire cosa non funziona nella testa dei suoi giocatori e deve farlo in fretta se nelle ultime sei giornate vuol tenere in vita le residue speranze di regalare un sogno ai tifosi che, nonostante la sconfitta per 2-3 arrivata per effetto dei gol di Gonzalez, Ikone e Cabral con Mertens e Osimhen che l’hanno riaperta senza però portare punti, hanno regalato cori di incoraggiamento ai loro beniamini anche a fine partita.
Negli altri campi, è clamorosa la nuova sconfitta dell’Atalanta, stavolta per mano del Sassuolo: i neroverdi dominano con il doppio Traore, poi Muriel nel recupero quando è troppo tardi. E forse è troppo tardi per rimontare in classifica, la Dea è sprofondata all’ottavo posto e a questo punto l’unico obiettivo possibile è vincere l’Europa League. La salvezza, invece, è cosa fatta per l’Udinese di Cioffi con la vittoria al cardiopalma in casa di un Venezia che continua a perdere e a questo punto o risorge come d’incanto nelle ultime sei, peraltro con un calendario difficile, o si ritroverà di nuovo in B il prossimo anno.
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