Dopo i test contro Borussia Dortmund e Bastia, si chiude con una vittoria contro il Lugano il ritiro invernale della Fiorentina, che si avvicina nel migliore dei modi alla ripresa del campionato del 4 gennaio col Monza. E’ 6-1 allo stadio Franchi al termine di una partita dominata dai viola, che sfruttano però anche il cartellino rosso sventolato poco dopo la mezzora ai danni di Macek, quando il punteggio era di 2-1. Nella ripresa, poi, non c’è stata storia.
La squadra di Italiano parte bene e prova subito a manovrare a caccia del gol del vantaggio, che arriva puntuale dopo dieci minuti con Duncan, giunto alla seconda conclusione degna di nota. La prima sfiora la traversa, la seconda si insacca là dove il portiere svizzero non può arrivare. Passano meno di tre minuti e c’è già il raddoppio a opera di Ikone che chiude con un tap-in a porta vuota un’azione da play-station per i toscani. Al 20′, però, la retroguardia toscana si fa sorprendere e subisce il gol che accorcia le distanze a opera di Amoura, abile a battere Gollini a tu per tu. L’espulsione di Macek per un brutto fallo ai danni di Terzic, però, chiude di fatto i giochi, visto che nel secondo tempo i viola dilagano. Barak segna una doppietta con un gran gol su punizione e l’altro in inserimento, quindi tocca a Milenkovic arrotondare il punteggio con un tiro dalla distanza. L’ultima azione della partita, al 90′, è anche quella del gol del 6-1: lo firma il più atteso, Gaetano Castrovilli, di nuovo in campo dopo otto mesi. Ed è festa al Franchi.