Il calcio sta cambiando è l’innovazione di questo sport, sin dalle fondamenta, è l’unico modo per rimanere al passo coi temi. Una innovazione sana e programmata, che comprenda tutti le sfaccettature di questo sport. A parlare dell’argomento è stato proprio il Presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina che, durante il suo intervento al Consiglio nazionale del Coni, alla presenza inoltre del sottosegretario allo Sport, Valentina Vezzali. si è così espresso: “Usciamo dall’equivoco una volta per tutti: serve un progetto unico dello sport che parta dallo sport e lo metta a disposizione del governo. Più volte abbiamo contestato senza essere propositivi, io chiedo al Consiglio nazionale di redigere un progetto di riforma credibile e definitivo per lo sport italiano.”
E ancora, riguardo a ciò di cui realmente ha bisogno la Federcalcio, continua: “A volte si scambiano le nostre urla come un attacco, abbiamo bisogno di risposte vere e concrete su temi non più procrastinabili. Riteniamo ci sia una esigenza del mondo dello sport di ritrovare una sponda all’interno del governo, che comprenda fino in fondo le reali esigenze del nostro mondo. Noi finanziamo lo sport italiano, lo facciamo da soli. Lo dico non perché chiediamo aiuti, lo sport italiano non chiede assistenzialismo, ma mezzi per autodeterminarsi nelle migliori condizioni offerte a tutti i settori dell’economia: noi siamo un settore importante del Paese sotto il profilo economico, ma anche sociale e di salute. Chiediamo i mezzi per operare e produrre, questo rende dignitosa la nostra attività”.