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“L’arbitro sta antipatico a tutti: che sia maschio o femmina, non cambia”. Questa l’amara constatazione di Maria Sole Ferrieri Caputi, prima donna ad arbitrare in Serie A, nonostante nel primo weekend di campionato parte dalla cadetteria con Modena-Frosinone. Ferrieri Caputi, nell’intervista rilasciata a Famiglia Cristiana, ha poi raccontato il suo percorso che l’ha portata fino al massimo campionato italiano: “Da bambina avrei voluto giocare calcio, ma erano altri tempi e mamma e papà non mi hanno assecondata. A 16 anni, però, ho saputo per caso del corso arbitri avevo l’età per decidere, mi sono iscritta e ho scoperto un mondo di cui mi sono innamorata, in cui ho imparato l’impegno per raggiungere un obiettivo e la responsabilità nel decidere, elementi tornati utili nello studio e nel lavoro. E poi c’è la dimensione relazionale: mi piace il confronto con colleghi di generazioni diverse”.
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