C’è una immagine di ieri sera che racchiude esattamente la voglia di vincere della Juventus: minuto novantasei, ultimo cross di Gatti sulla destra, l’area di rigore del Verona è invasa da giocatori della Juventus che con fame a cattiveria buttano la palla in rete. Nonostante il palo, nonostante i due gol annullati, nonostante una serata che sembrava stregata. Ed è il messaggio che i bianconeri mandano a tutto il campionato: la Juventus c’è. E tutte le altre squadre dovranno vedersela con loro.
Massimiliano Allegri continua a fare il pompiere: “Noi guardiamo solo al vantaggio sul quinto posto”. Ma sa benissimo che la vittoria di ieri sera contro il Verona è di quelle importanti: perché dopo la disfatta di Reggio Emilia contro il Sassuolo la Juventus ha blindato la porta. Ha trovato cinque clean sheet consecutivi, ha trovato 13 punti battendo Lecce, Torino, Milan e Verona e pareggiando 0-0 in casa dell’Atalanta. E con un gruppo che sembra una famiglia.
Avendo una sola competizione a cui pensare e puntare durante tutta la settimana, questa Juventus può pensare al colpo grosso. Un po’ come la prima Juventus di Antonio Conte che sicuramente era meno forte rispetto al Milan di Ibrahimovic, Nesta e Thiago Silva. Ma aveva una fame e una voglia di vincere smisurata. A tratti fuori dal normale. E l’essere fuori dalle coppe, unito a questo aspetto, può far uscire il 100% del potenziale di questa squadra. La Juventus oggi seguirà dal divano di casa Inter-Roma e Napoli-Milan sapendo che, comunque vada, a qualcuno rosicchierà punti preziosi. E poi si tufferà nella difficilissima e ostica trasferta di Firenze. Con la consapevolezza che serate come quelle di ieri possono anche cambiare faccia e volto all’intera stagione.