“Mi piace la parola pacificatore. Credo di pace ci sia bisogno, nel calcio italiano”. Intervistato da La Repubblica, Ezio Simonelli, il nuovo presidente della Lega Serie A, ha parlato delle sue ambizioni una volta accettato l’incarico, nella giornata di ieri, quando la Lega Serie A, con una nota a firma del vicepresidente Luca Percassi, ha ratificato definitivamente la nomina del commercialista e dirigente d’azienda, che in un primo momento, nonostante il quorum raggiunto di 14 voti a favore nell’ultima assemblea, era rimasta in standby in attesa che lo stesso Simonelli si dimettesse dai ruoli in società controllate da Fininvest, proprietario anche del Monza, per risolvere eventuali problematiche legate al conflitto di interessi: “Nello sport si combatte lealmente per vincere e poi con altrettanta lealtà e onestà si fanno gli onori al vincitore. Qui il combattimento non è stato molto leale”, è la stoccata all’indirizzo, probabilmente, dell’ex numero uno Lorenzo Casini, che nelle scorse settimane aveva presentato un parere legale sull’incandidabilità di Simonelli, proprio in virtù della sua presenza nei consigli sindacali di Mondadori e Mediaset.
Simonelli, conosciuto anche per essere stato lo storico commercialista di Silvio Berlusconi, ha poi promesso ai venti club di essere pronto ad ascoltare tutti e, in particolar modo, di essere in grado di mediare tra le posizioni: “Ero pronto a fare un discorso di conciliazione, non per dire ‘sarò il presidente di tutti’, che è quello che dice chi poi fa il presidente di qualcuno. Io dico che sarò un presidente che ascolta le istanze di tutte e 20 le società, non solo di due o tre. Ci saranno volte in cui gli interessi saranno in contrasto e bisognerà trovare mediazioni”.
I BUONI PROPOSITI DI SIMONELLI
Non mancherà nel corso del suo mandato un forte dialogo col Governo e uno degli obiettivi è quello di continuare sul solco della lotta alla pirateria: “In questa fase c’è una disponibilità del governo ad ascoltarci. I temi dapresentare sono il ripristino del decreto crescita per gli sportivi, che ridurrebbe la tassazione su chi arriva dall’estero. La possibilità di sponsorizzazioni da società di scommesse. La lotta alla pirateria, su cui la Lega sta già ottenendo molti risultati. La nomina di un commissario per il problema stadi, che credo sia nelle corde di questo governo e del ministro. Anche a Milano Cortina, dove sono nell’organismo di vigilanza, ho visto che il commissario sulle opere è stato davvero utile”.
ALLA RICERCA DEI NUOVI TOTTI E DEL PIERO
E sui giovani calciatori, un tema importante anche per contribuire nel migliore dei modi allo sviluppo della Nazionale: “Per le imprese si sono fatti investimenti in Ricerca e Sviluppo.Ecco, i vivai per il calcio sono ricerca e sviluppo. Se si potesse fare, applicherei il decreto crescita anche ai giovani calciatori, con una defiscalizzazione sotto una certa età. Sarebbe importante anche per la Nazionale, per provare ad avere nuovi Totti, Del Piero, Cannavaro: magari i club punterebbero su un giovane italiano anziché andarlo a prendere in Portogallo”.
IL RAPPORTO CON ABODI E GRAVINA
Infine, sul rapporto con il numero uno della Figc Gravina e con il miniostro dello sport Abodi, Simonelli è chiaro: “C’è un allineamento astrale favorevolissimo: conosco e stimo il ministro Abodi. Ho ottimi rapporti con i presidenti di tutte le componenti. Con il presidente della Figc Gravina ho una comunione di pensiero e c’è stima reciproca. Credo sia il momento ideale per marciare tutti insieme per il bene del calcio”.