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In genere, se un 15enne compare nell’elenco dei convocati di una squadra è per due motivi: è un predestinato o l’emergenza è totale. Nel caso di Francesco Camarda, attaccante del Milan convocato per il match contro la Fiorentina, la verità sta nel mezzo. I numeri sono dalla sua parte (tre gol su tre in Youth League), ma la realtà racconta una situazione difficile in casa rossonera. Leao e Okafor sono infortunati, mentre Giroud è squalificato. L’unico centravanti a disposizione è l’ex Luka Jovic, che però fin qui non è riuscito a mostrare quelle qualità che nel 2019 (ma sembra un’era geologica fa) spinsero il Real Madrid ad investire oltre 60 milioni per il suo cartellino. L’attaccante serbo ha deluso con la Fiorentina, totalizzando 13 gol (ma in tutte le competizioni) e fin qui non è riuscito a trovare la rete con il Milan. Sabato toccherà a lui, insieme a Pulisic e Chukwueze. Gli unici cambi dalla panchina sono Camarda (che può diventare il più giovane debuttante della storia della Serie A), Chaka Traore e all’occorrenza Alessandro Florenzi (che da esterno d’attacco poco più che ventenne fece registrare una delle sue migliori stagioni).
L’emergenza insomma è totale, anche se i numeri in fondo non sono negativi. Nelle ultime tre stagioni, quando il Milan ha dovuto giocare senza Leao e Giroud, non è mai arrivata una sconfitta. Nel dicembre 2021 arrivò una vittoria per 3-0 sul Genoa, pochi giorni dopo un pareggio con l’Udinese. Era un altro Milan. Più continuo, con più ritmo e personalità . Quello di oggi sembra più prevedibile, ma soprattutto con un numero monstre di problemi fisici che sta inficiando sul morale collettivo nello spogliatoio. La classifica vede comunque il Milan terzo, a +3 da una Fiorentina che spera di aver risolto i suoi problemi con la vittoria sul Bologna al Franchi. Una luce in un ciclo che sembravano far intravedere la crisi di risultati. La Fiorentina infatti ha perso (senza segnare) tre delle ultime quattro partite di Serie A. Oltre a Nico Gonzalez, l’unica certezza è rappresentata da Giacomo Bonaventura, fresco di chiamata in nazionale dopo una rinascita che non è sfuggita a Spalletti. Per l’azzurro sono già cinque i gol stagionali, tre in meno del suo massimo in carriera in Serie A (8, proprio a Milano). Lui e Jovic sono i due ex della gara. Può passare per la loro voglia di riscatto l’esito di un bivio che rischia di condizionare la stagione di due big.
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