Carlo Ancelotti ritorna sul proprio addio al Napoli, spiegando che la scelta presa ha avuto giovamenti da entrambe le parti: “Non avevo bisogno di essere rigenerato – ha esordito su Radio Anch’io lo sport, in onda su RadioRai – anche a Napoli stavo bene: come spesso avviene nel calcio si viene giudicati per i risultati, che non erano all’altezza del valore della squadra. Interrompere il rapporto è stata una scelta giusta sia da parte mia che da parte della società: vado meglio io e va meglio il Napoli. È stata un’esperienza positiva in una città che vale la pena di vivere”.
Ancelotti ha parlato anche di Maurizio Sarri: “Penso stia facendo il proprio lavoro, vedremo come andrà la Champions – ha rivelato -: di più è difficile chiedergli, visto che è in corsa su tutti i fronti. La Lazio? Quella del 2000 che soffiò lo scudetto alla ‘mià Juve era molto forte, questa è una squadra in grado di dare fastidio. Tutto è possibile per la Lazio in questa stagione. CR7 è un fenomeno, se poi lo fa per record personale o meno non lo so, però so che per un allenatore è fondamentale. Quando lo hai in squadra parti da 1-0″.
“La Var? È uno strumento importante – ha concluso Ancelotti – che ha risolto molti problemi e altri ne ha creati, come nel fuorigioco. In Inghilterra fanno una cosa sbagliata: decide la Var. Secondo me, invece, deve decidere l’arbitro. Il Challenge? È complicato, bisogna stare attenti all’utilizzo, non ne sono convinto, magari si potrebbe dare lavoro agli ex arbitri”.