La mano invisibile del calendario non è sfuggita agli infatuati della cabala: la stagione del Napoli di Antonio Conte parte da Verona, dove iniziò quella dello Scudetto di Luciano Spalletti. Il ritardo sul mercato però non è un dettaglio trascurabile per i più pragmatici. Tra scaramantici e cinici, Antonio Conte parteggia da sempre per la seconda categoria. Il Napoli al 18 agosto è ancora incompleto e ricco di enigmi da risolvere. A farlo notare dopo la vittoria ai rigori sul Modena in Coppa Italia è stato lo stesso allenatore con un messaggio alla società . Quella partita l’aveva definita “un bagno di realtà ”, aggiungendo che “molti calciatori non vengono qua perché non giochiamo le coppe” e che bisogna “rinforzare la rosa perché ne abbiamo bisogno”. Un concetto ribadito anche alla vigilia dell’esordio in campionato: “Mi aspettavo una situazione migliore”. La prima incognita è legata al centravanti. Victor Osimhen c’è, ma non c’è. La sua cessione estiva è stata annunciata da Aurelio De Laurentiis a gennaio 2024, eppure otto mesi dopo l’incontro tra domande e offerte non si è ancora verificato. L’attaccante è di fatto fuori rosa e Romelu Lukaku – il candidato ideale nei piani di Conte per sostituirlo – è ancora bloccato nella rosa extra large del Chelsea.
A Verona quindi Antonio Conte si affida a Giacomo Raspadori, che contro il Modena è stato isolato in area e non è riuscito ad incidere. Conte spera di vedere un Napoli più coraggioso, più propositivo nel portare giocatori in area e lucido nell’evitare ripartenze. L’attacco di fatto è definito: ai lati di Raspadori, spazio a Politano e Kvaratskhelia. Di Lorenzo e Spinazzola saranno i due quinti, mentre Anguissa e Lobotka sono sicuri del posto. Oltre all’esterno ex Roma, l’unico volto nuovo dal 1′ sarà Buongiorno, pronto a formare la cerniera difensiva in compagnia di Rrahmani e Olivera. L’altra partita la giocherà la società . Neres e Lukaku sono vicini, mentre per Gilmour c’è l’accordo col giocatore. Conte cerca i tre punti e aspetta. La tempestività nella stagione senza coppe europee potrebbe essere un fattore decisivo.