In Evidenza

Esordio amaro per Calzona, il Napoli non vince mai: Luvumbo strappa un pari meritato per un Cagliari vivo

Francesco Calzona
Francesco Calzona, Napoli - Foto Luigi Canu/IPA Sport/IPA

Solita storia all’Unipol Domus. Il Napoli che non sa più vincere e continua a balbettare al di là di chi siede in panchina a guidarlo, il Cagliari che, pur non vincendo, trova l’ennesima rimonta nel recupero e dimostra di essere vivo e pronto a lottare per salvarsi. Alla fine, il pareggio che matura quest’oggi non è assolutamente immeritato per i ragazzi di Ranieri, che già nel primo tempo avevano legittimato persino la possibilità di passare in vantaggio, che non escono mai dalla partita anche quando finiscono sotto per effetto del gol di Osimhen da mezzo metro e che costringono la squadra di Calzona, che è dunque partito con due pareggi, ma questo è ben diverso da quello in Champions col Barcellona, a dover stare sul pezzo fino alla fine. E la missione dei Campioni d’Italia in carica (a scriverlo, viene da sorridere) fallisce all’ultimo respiro con Luvumbo.

Il primo tempo è decisamente di marca Cagliari. La squadra di Ranieri gioca con raro spirito offensivo, davvero visto poche volte quest’anno nei minuti iniziali, e colleziona opportunità da gol, potenziali o reali che siano, sfiorando il vantaggio prima con Jankto che spreca di testa, poi incredibilmente con Luvumbo che a porta vuota non riesce a centrare lo specchio con un colpo di testa da fermo. Infine, il gol per i sardi arriva, è un autogol di Rrahmani che però viene ostacolato da Lapadula, in posizione di fuorigioco: anche se l’attaccante non la tocca, per il Var è punibile e anche Pairetto, una volta al monitor, se ne rende conto e annulla.

La gioia strozzata in gola è un macigno per una squadra alla ricerca di certezze e nella ripresa i rossoblù fanno un po’ di fatica a riorganizzare trame di gioco credibili. Per 60 minuti in enorme difficoltà nel costruire gioco, all’improvviso la squadra di Calzona, che è pur sempre campione d’Italia in carica e obbligata a vincere sul campo di una squadra che lotta per evitare la retrocessione, riesce a sbloccarla: palla perfetta per Raspadori che fa partire il cross sul quale Osimhen deve semplicemente appoggiare di testa da zero metri. 0-1 ingiusto per quanto visto, ma con un pizzico di cinismo gli azzurri mettono tutto in discesa. Poi, il nigeriano combina un pasticcio con due pali nella stessa azione, uno dei due a porta vuota da mezzo metro, ma per sua fortuna partiva da posizione irregolare.

Nell’ultimo quarto d’ora i sardi schiacciano i partenopei nella loro metà campo e tentano l’assalto finale per strappare almeno un punto: nel frattempo, Politano e Simeone cestinano occasioni pazzesche per il raddoppio, e gli azzurri la pagano carissima perché nell’ultima azione, su un lancio lungo abbastanza forzato, Juan Jesus sbaglia la lettura, Luvumbo aggancia e segna non potendo credere ai suoi occhi. 1-1, solito Cagliari strepitoso nel finale di partita: sono 12 i punti da situazione di svantaggio, in testa alla speciale classifica insieme al Bologna e proprio al Napoli.

SportFace