Il derby della Mole numero 183 considerando tutte le competizioni a partire dal 1929 tra Torino e Juventus termina 1-1, un risultato giusto per quanto visto e sostanzialmente inutile per tutte e due a livello di classifica, anche se per i granata, non perdere in questa fase storica, è sempre qualcosa da non buttar via. Del resto, il Torino ha vinto solo una delle 37 gare ufficiali disputate contro la Juventus negli anni 2000, perdendone 27. Si allunga invece a 22 la striscia di partite senza sconfitte della Juventus contro i cugini in tutte le competizioni, mentre si è fermata a tre la serie di clean sheet consecutivi della Vecchia Signora nel derby.
Venendo ai singoli, con il gol segnato oggi, Yildiz è il primo giocatore a segnare sia all’andata che al ritorno nel derby della Mole dai tempi di Cristiano Ronaldo nel 2018/2019. Irriconoscibile, ancora una volta, Teun Koopmeiners, che peraltro proprio contro il Torino, con la maglia dell’Atalanta, aveva segnato la prima delle sue due triplette in Serie A. Con questo pari, Vanoli prova a tenersi stretta la panchina e può provare a trarre indicazioni positive, anche se il momento no si sta trasformando sempre più in una stagione no. Thiago Motta è ora ulteriormente sul banco degli imputati dopo il ko in Supercoppa Italiana: il 2025 non inizia bene, c’è il pareggio numero dodici in questo campionato e a questo punto l’imbattibilità (che dura da 27 partite, è l’undicesima striscia più lunga della storia) è sempre più di Pirro. Poi, 33 punti nelle prime 19 partite è il peggior dato per la Juve in questo lasso di tempo da quattordici anni, dai tempi di Delneri. E martedì c’è l’Atalanta a Bergamo…
LA CRONACA DI TORINO-JUVENTUS
Un derby che inizia in modo confuso, con tanti palloni persi e azioni non limpidissime, poi l’errore di Linetty da un metro spaventa i bianconeri, che però trovano il vantaggio con una giocata personale di Yildiz e il tiro all’angolino che punisce un Milinkovic-Savic decisamente poco sul pezzo. C’è anche il raddoppio della Vecchia Signora, con Nico Gonzalez, annullato però per fuorigioco: è lo spartiacque del primo tempo, perché negli ultimi minuti i bianconeri scompaiono dal campo e perdono tanti palloni (irriconoscibile su tutti Koopmeiners, bene invece Mbangula) e nel recupero del primo tempo sono puniti dal tiro splendido di Vlasic di controbalzo dopo l’azione personale di Karamoh, lasciato però veramente troppo solo da tre avversari.
E’ 1-1 e nella ripresa c’è tutta un’altra partita all’ombra della Mole. I padroni di casa rientrano con uno spirito battagliero e provano a forzare, al 55′ su un intervento al limite di Savona su Karamoh, ma sulla palla per un soffio, lite furibonda tra Vanoli e Motta e l’arbitro Fabbri decide di cacciarli tutti e due, anche perché ne era scaturita una rissa. Nell’ultima mezzora i bianconeri tornano padroni del campo e provano a concludere verso la porta in diverse circostanze, ma manca precisione e il punteggio non cambierà fino alla fine, per un pari che serve poco a entrambe e che rallenta la voglia di risalita di tutte e due.
LE PAGELLE DI TORINO-JUVENTUS
IL MIGLIORE – Nikola Vlasic, voto 7. Si inventa il gol e trova il pari per il Torino, che nel derby è sempre una rarità. La palma del migliore in campo va dunque al ritrovato croato.
IL PEGGIORE – Teun Koopmeiners, voto 5. Incide pochissimo, perde palloni banali, non trova mai una vera posizione: i suoi primi mesi alla Juventus sono un flop.
L’ARBITRO – Michael Fabbri di Ravenna, 6.5. Direzione di gara di personalità per un arbitro che in passato ha difettato proprio sotto questo aspetto: severo e preciso, inverte giusto un paio di angoli e rimesse. E l’espulsione di Motta e Vanoli è gestita bene.
IL TABELLINO
TORINO (4-2-3-1): Milinkovic-Savic 6; Vojvoda 6, Coco 6, Maripan 6, Sosa 5.5 (46’st Njie sv); Ricci 7, Linetty 5 (27’st Tameze 6); Lazaro 6 (46’st Walukiewicz sv), Vlasic 7, Karamoh 6.5 (17’st Pedersen 5.5); Adams 6 (46’st Sanabria sv). In panchina: Paleari, Donnarumma, Masina, Dembele, Perciun, Dalla Vecchia. Allenatore: Vanoli 6.
JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio 6; Savona 6 (26’st Cambiaso 6), Gatti 6, Kalulu 6, McKennie 6; Koopmeiners 5, Thuram 5.5; Yildiz 7, Douglas Luiz 6, Mbangula 7 (32’st Weah 6); Nico Gonzalez 6.5. In panchina: Perin, Pinsoglio, Adzic, Fagioli, Rouhi. Allenatore: Thiago Motta 6.
ARBITRO: Fabbri di Ravenna 6.5.
RETI: 8’pt Yildiz, 46’pt Vlasic.
NOTE: pomeriggio sereno, terreno di gioco in buone condizioni. Espulsi al 12’st Vanoli (all) e Thiago Motta (all). Ammoniti: Vojvoda, Coco, Linetty, Walukiewicz, Douglas Luiz. Angoli: 9-1. Recupero: 2′ pt, 4′ st.
LE DICHIARAZIONI
PAOLO VANOLI – “Nel corso di questi mesi ci siamo dovuti adattare e certe volte cambiare in relazione a tante situazioni negative. L’infortunio di Zapata ci ha tolto tanto, perdendo una bussola che abbiamo ritrovato dopo un po’ di tempo. Adesso a piccoli passi stiamo tornando a giocare come sappiamo. Oggi forse un pizzico di coraggio ci avrebbe potuto regalare la storia, ma sono comunque contento per i tifosi e per i miei giocatori. Nel secondo tempo siamo partiti un po’ contratti, non essendo cattivi al punto giusto nell’affrontare l’avversario. A volte abbiamo pressato individualmente, sbagliando, mentre quando lo abbiamo fatto collettivamente siamo riusciti a rubare palloni molto pericolosi”.
THIAGO MOTTA – “Abbiamo giocato bene all’inizio, andando in vantaggio dopo pochi minuti. Dopo il gol però ci siamo abbassati troppo, subendo delle occasioni pericolose e il gol, sul quale potevamo essere più aggressivi. Nel secondo tempo siamo entrati ancora una volta bene in partita, facendo molto meglio del Torino, ma non sfruttando le occasioni che siamo riusciti a creare, non andando così oltre l’1-1. Dobbiamo essere più bravi nell’andare in avanti, non lasciando troppo campo agli avversari. Nel secondo tempo sotto questo aspetto abbiamo fatto meglio, ma come ho detto ci è mancata concretezza. I tanti pareggi? Sicuramente ce n’è qualcuno di troppo visto il nostro rendimento, ma voglio concentrarmi anche sulle poche sconfitte nonostante le tante gare giocate e i numerosi infortuni”.