Serie A

Empoli-Fiorentina, Italiano: “Dragowski ancora out. Nico Gonzalez deve recuperare”

Lorenzo Venuti
Lorenzo Venuti - Foto Antonio Fraioli

Il tecnico della Fiorentina, Vincenzo Italiano, ha presentato in conferenza stampa il match contro l’Empoli della prossima giornata. Ecco le sue parole: “Penso che sia una gara per noi molto importante, venire fuori da una vittoria contro una grande squadra come il Milan ci deve dare forza, dobbiamo cercare continuità di risultati che non abbiamo avuto. Bravi a battere una grande, ora torniamo a fare bene lontano dal Franchi. Domani cercheremo di ottenere questo, sarà difficile perché l’Empoli ha tanti punti, è neopromossa ma gioca a calcio. Sanno farlo, hanno messo in difficoltà tante squadre, sono stati capaci di battere squadre forte. In Serie A non esiste una partita facile o scontata, dobbiamo approcciarla bene con l’umiltà di andare a Empoli. Possibilità di arrivare in Europa? Non è un problema di vietare o porsi obiettivi. La realtà è che in questo momento non riusciamo ad avere continuità ed è questo che vogliamo ricercare. Se dovessimo ottenerla, allora già così stiamo facendo buone cose. Per farle diventare ottime dobbiamo cercare quello che sta mancando: se dovessimo ottenerlo potrebbe venire fuori una Fiorentina che ambisca a qualcosa di importante. È anche un fatto di mentalità: dobbiamo sempre giocare per vincere, avere l’attenzione, e dico questo di Venuti, che gioca in un ruolo non suo. Mi ha detto che aveva mal di testa perché era stato concentrato per 90 minuti. Se tutti approcciano le gare così vuol dire che diventiamo una squadra forte. Sono felice delle sue parole”.

Focus poi sui singoli, partendo da Nico Gonzalez: “Lo sapete qual è il nostro pensiero, di rimetterlo in condizione pian pianino. È stato troppo tempo fermo, chiuso in casa, e sapete quanto timore abbiamo di non riuscire a sfruttarlo bene. Il minutaggio era calcolato, è stato bravo e gli ho fatto una battuta perché è stato il migliore in campo, ci ha consentito di vincere una partita che si stava complicando. Sta crescendo piano piano, sapete quanto è importante per noi, abbiamo organizzato in settimana un’amichevole soprattutto per chi deve recuperare condizione. Stiamo facendo un lavoro mirato. Vlahovic? Beh, è il capocannoniere… È in cima alla lista per gol realizzati, penso che per le qualità e l’età che ha possa diventare uno dei più forti. Deve continuare così, gli faccio sempre gli esempi di Messi e Ronaldo: continuano a vincere trofei e ogni anno ripartono con la fame di vincerne altri. Se uno mantiene questo spirito, si può parlare di un grande campione. Altra chance per Milenkovic-Quarta o Igor dopo il Milan? A parte i tre gol, che quando si vince magari si analizzano ma pensi comunque al risultato finale: l’ho sempre pensata così, se vinci 5-4 non mi interessa. Stiamo lavorando bene, stiamo avendo una crescita importante, abbiamo grande attenzione senza palla. Ora sono problemi per me che devo decidere chi schierare: abbiamo tante partite ravvicinate e sono contento che tutti stiano bene. Questa vittoria dà consapevolezza: ho sempre detto che la squadra ha qualità, ma le vittorie alimentano tutto. Sono problemi che tutti vorrebbero avere”.

E ancora, su Torreira e il suo fare la punta sui calci d’angolo difensivi: “Domani no. Diciamo che essendo più o meno della mia stazza viene utilizzato in altro modo, sulle palle inattive cerchiamo di sfruttare quelli più strutturati, lui essendo rapido può darci una mano in verticale. Sa dare fastidio, è esperto, è furbo, lo sfruttiamo per quello che ci può dare”.

Focus poi su Zurkowski e i vari giovani in prestito che i viola stanno monitorando: “Sta facendo bene, sta facendo gol e quando viene chiamato in causa, anche a gara in corso, si vede che è un ragazzo intelligente. Sta facendo bene, come tanti altri ragazzi in prestito della Fiorentina. Il primo nome che mi viene in mente è Gori, che sta facendo gol e ottime prestazioni. Tutti vengono monitorati e seguiti, la Fiorentina ne ha tantissimi bravi in giro: quando si mandano a giocare per cercare di farli crescere, tutti si spera che facciano quello che sta facendo Zurkowski. Mi auguro non domani, che si riposi o abbia una giornata non positiva. Però complimenti a lui”.

Italiano ha poi parlato della difficoltà di andare in gol fuori casa: “Sì, nelle ultime tre non abbiamo fatto gol e abbiamo perso 1-0. Penso però che la squadra dovesse e potesse ottenere di più, però ci metto anche l’avversario. Venezia, Lazio e Juventus sono squadre di livello, guardate anche i risultati del Venezia. Tutte le gare sono difficili, il merito va all’avversario, ma come detto prima ora dobbiamo riprendere il passo di inizio campionato fuori casa. Abbiamo vinto partite difficile e creato situazioni da gol”.

Torna Commisso.
“Siamo contenti di rivedere il presidente. Abbiamo fatto un video per il suo compleanno e lo rivedremo presto. Quando è stato qui le cose sono andate bene a livelli di punti e risultati, ci fa piacere averlo con noi”.

Su gli infortunati: “Dragowski ha iniziato ma non è ancora in condizione e non può essere ancora della partita. È stato un brutto infortunio, quelli muscolari mi fanno paura e bisogna stare molto attenti. Sta iniziando, ogni tanto lo buttiamo dentro nelle esercitazioni ma non è ancora a disposizione. Quando Drago tornerà sarò contento di averlo, è un portiere forte come Antonio e Pietro. Tutti i giocatori stanno dando il massimo. Kokorin ha intensificato tutto, vediamo domani: anche lui è stato tanto fuori e si metterà a disposizione”.

In ultimo, si è parlato dei leader e del come Italiano sceglie la formazione: “Io parlo con tutti, devo cercare di trasferire le idee, il pensiero. Devo dare una mano, un consiglio, un suggerimento. L’allenatore deve fare questo: dare una mano ai propri giocatori, soprattutto in settimana. Però in maniera particolare durante la partita: è lì che l’allenatore deve essere lucido e così può fare la differenza. Non sei in campo, non puoi usare il fisico, devi usare il cervello. Ho un rapporto con i ragazzi che va oltre l’essere allenatore: ci incontriamo in cucina, nei corridoi, ogni occasione per migliorare non me la faccio scappare. Tengo conto delle diffide nel fare la formazione?
Sì, voglio essere a conoscenza di chi rischia la squalifica. Non ho mai tenuto fuori nessuno dei diffidati. Certo durante la partita magari tiro fuori chi rischia, ma prima della partita penso che quella sia la cosa importante da affrontare”.

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