Domani il Bologna e l’Empoli si sfideranno in campionato. Il tecnico degli azzurri, Aurelio Andreazzoli, ha presentato la gara in conferenza stampa: “Noi abbiamo un percorso tracciato che ci deve vedere protagonisti di qui a maggio, è così. E la prima fase di solito è la più tortuosa, dove si tenta di costruire. Più o meno sono difficoltà di tutte le squadra, solo poche hanno una fisionomia ben precisa. Siamo a buon punto, sappiamo di dover completare il nostro percorso in più in fretta possibile. Ci sta che si possano ripresentare alti e bassi, come a tutte le altre squadre. Chiaramente bisogna evitare che si ripetano, ma dobbiamo fare dei passi in avanti costanti. Col tempo si spera di riuscire a completare un quadro quanto più esauriente possibile. Come ho detto prima di Cagliari, quando eravamo dispiaciuti, noi abbiamo una squadra giovane, possiamo contare su tanti elementi e nessuno è indispensabile”.
Un’analisi sul periodo di forma, tra le due sconfitte di fila e la vittoria di mercoledì in casa del Cagliari: “In linea generale ne abbiamo parlato, quando io dicevo sul fatto che ho più fiducia su ciò che ti dà una sconfitta. Ti fa guardare dentro, tenere le orecchie basse, ci sono tante componenti che fanno crescere. Ma anche la vittoria fa crescere e la vittoria di Cagliari aumenterà la nostra autostima. Quei quindici giorni dopo la vittoria di Torino ci ha fatto guardare più dentro alle cose e interrogarci. Noi dobbiamo cercare di stare attenti ai fatti, più che alle possibili interpretazioni. E i fatti ci dicono che le squadra sta crescendo e abbiamo preso i nostri rischi cambiando cinque calciatori. Ma la prestazione in Sardegna è stata una conferma che abbiamo un bel gruppo. Dobbiamo modulare gli entusiasmi ma andare con la barra dritta verso il futuro. Contro la Lazio abbiamo fatto meglio di loro e dovevamo vincere. Contro il Venezia siamo andati sotto e abbiamo subito una situazione sotto l’aspetto delle sicurezze. Contro la Sampdoria abbiamo fatto meglio per mezzora, ma di nuovo il risultato è andato in sfavore e abbiamo perso certezze. La componente di cui non possiamo fare a meno è il gioco: quando hai consapevolezza tutto è più facile, ma in quelle due situazioni siamo andati sui nervi, senza un’idea da perseguire e la fluidità giusta.”
Il focus si è poi spostato sul morale della squadra e su chi scenderà in campo domani: “Non sappiamo come sta la squadra, abbiamo fatto il minimo indispensabile come lavoro. Quando giochi ogni tre giorni diventa difficile fare una valutazione, E poi c’è l’altra componente, sistemare i cocci. Una gara di Serie A ti lascia sempre con qualche problemino da risolvere: se lo devi risolvere in tre o sei giorni. Dobbiamo ancora verificare la squadra, non posso dirti le scelte proprio perché devo capire chi sta meglio. Siamo un po’ forzati, ma in qualche maniera faremo”.
Chiosa finale sui singoli giocatori: “Pinamonti? Lui è un ragazzo di grandi caratteristiche morali, è stato bravo a giocare anche uno contro due. Siamo contenti per lui perché ha avuto la possibilità di esprimersi. Gli esordienti Viti e Asllani? Avevo detto che erano pronti e lo hanno dimostrato. Entrambi sono stati impeccabili. Sia Viti dall’inizio che Asllani nell’ultimo quarto d’ora. Non c’erano dubbi, ma non ci saranno dubbi nemmeno su Ekong o Baldanzi. Bisogna naturalmente stare tranquilli, aiutare i ragazzi per farli esprimere al meglio. Bisogna fare particolare attenzione a non creare loro troppo disturbo”.