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Aurelio Andreazzoli, tecnico dell’Empoli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Serie A di domani contro il Sassuolo.
“Ricerchiamo sempre passi in avanti, quindi abbiamo bisogno di conferme. Sono soddisfatto del lavoro fatto, vediamo se riusciremo a tradurlo. Sia per noi che per loro è una gara importante. Il Sassuolo ha una fascia diversa dalla nostra ma è lì a due punti e noi vogliamo progredire. Speriamo di esprimerci bene, perché i presupposti ci sono tutti“, ha detto l’allenatore italiano.
“I tre punti sono un tesoro inestimabile per la classifica. La mentalità deve essere quella della vittoria, nella nostra testa bisogna avere la voglia di superare l’avversario. Non credo che esista una squadra che voglia solo non prenderle, io non voglio trasmettere questo messaggio“.
I giornalisti poi hanno domandato al tecnico dell’Empoli le condizioni di Baldanzi: “Non ce lo avremo nemmeno in questa occasione purtroppo. Si è allenato ma non è ancora pronto e non vogliamo anticipare i tempi che potrebbero andare contro noi e il ragazzo“.
Infine Andreazzoli ha voluto parlare di una tematica a lui cara. “Il pubblico è una componente importante. So che ci saranno anche mille ragazzi delle scuole, e questo avvalora ancora di più l’importanza della gara. L’altra sera uscivo dallo stadio e mi ha avvicinato un signore che stava passeggiando col cane. Mi ha fatto una domanda che mi ha lasciato angoscia, riferita a quella situazione disgraziata che sta succedendo a Gaza, dove migliaia di bambini sono deceduti e una quantità enorme sono ancora sepolti sotto le macerie. Pensando ai numeri di quella disgrazia, che sono una cosa esagerata, l’angoscia mi viene perché il mondo del calcio non parla di una situazione di questo tipo. Mi sono sentito in imbarazzo, sono un po’ informato ma non ho notizie di una presa di posizione come ci sarà domani, giustamente, contro i femminicidi. Il nostro mondo non può essere disattento a una situazione così grave. Qualche parola dovremmo spenderla, il mondo del calcio dovrebbe prendere posizione. Non c’è colore, religione, sono solo bambini“.
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