
Nei segnali di ripresa che sta dando la Juventus, non c’è traccia di Dusan Vlahovic: sempre titolare con Tudor, ma mai decisivo. Destino segnato
Igor Tudor sta riportando la Juventus in una dimensione di buon equilibrio rispetto alle difficoltà di una stagione che l’ha vista uscire progressivamente da tutti gli obiettivi possibili. La vittoria con il Genoa e il pareggio in casa della Roma sono i primi due segnali a cui dovranno aggiungersene altri per dire che è stata effettivamente intrapresa una strada virtuosa. In questo senso il Lecce sarà un’altra tappa cruciale per avere conferme importanti sulla nuova direzione presa.
Detto questo c’è però un aspetto che resta identico al trend stagionale bianconero, ovverosia l’eclissi di Dusan Vlahovic in termini di gol e di contributo da dare alla squadra. E bisogna dire che dall’arrivo di Tudor l’attaccante bianconero sa di essere almeno nella migliore condizione ambientale per lui: il tecnico anche in tempi non sospetti non ha mai nascosto di considerarlo fortissimo. E quindi la scelta di averlo rimesso al centro dell’attacco non è certamente strategica rispetto ad un futuro che ormai è chiaro come non possa esserci tra Dusan e la Juventus. Tudor quando riaffida al serbo le chiavi dell’attacco lo fa per convinzione tecnica.
Vlahovic-Juve, non cambia il destino
Il risultato nei 90 minuti con il Genoa e nei 68 contro la Roma è di un assist per la rete di Yildiz nella partita che ha opposto i bianconeri ai liguri, ma zero gol. Vlahovic non segna in campionato dal 23 febbraio contro il Cagliari. Si va verso una rete ogni due mesi come media di massima, fatto salvo un periodo ispirato tra le fine di settembre e l’inizio di ottobre in cui Dusan ha messo a segno 4 reti in un mese (una doppietta al Genoa e una rete ancora al Cagliari nelle gare di andata, un gol nel pirotecnico 4-4 con l’Inter). Comunque nel 2025 l’ex viola ha fatto centro due volte soltanto.

Insomma, è cambiata la considerazione che dovrebbe far sentire almeno più tranquillo Vlahovic nel rapporto con il tecnico, ma non è cambiato il rendimento. Almeno finora. Il Lecce non è una delle squadre a cui ha segnato di più in carriera, ma certo, almeno l’incidenza è buona: 3 reti nelle 7 sfide totali, cinque con la Juve e due in maglia viola. Nella passata stagione fu doppietta al “Via del Mare”, due stagioni fa firmò invece la vittoria di sinistro in casa dopo il pareggio su rigore di Ceesay alla rete di Paredes, allora bianconero.
La Juve, dunque, i suoi segnali di riequilibrio li sta dando e, come detto, dovrà confermarli. Dusan Vlahovic ancora no. E sembra acclarato che, dove mai dovessero arrivare non cambierebbero il destino tra l’attaccante e il club, diretti verso l’addio. Più che i tempi andranno definiti i modi.