
Matteo Pellegrino - Foto Gianluca Ricci/IPA
Dopo giorni di lutto, rinvii e anche qualche polemica che nel mondo del calcio italiano non manca mai, la Serie A è tornata in campo con i quattro incontri che hanno concluso la 33esima giornata di campionato. Ed è piena bagarre nella corsa al quarto posto, con la Juventus che cade clamorosamente a Parma e permette non solo al Bologna di rimanenere virtualmente in Champions League, ma anche a Lazio e Fiorentina di rimettersi in piena corsa. I biancocelesti vincono a Genoa e raggiungono i bianconeri a quota 59, mentre i viola ribaltano il Cagliari e salgono a quota 56. In ottica salvezza sorride la squadra di Chivu, che va a 31 e supera proprio i sardi (fermi a 30). Nel quarto incontro di serata, quello con meno implicazioni, il Torino si impone sull’Udinese.

BRUTTA JUVE, PRIMO KO PER TUDOR
Parma e Monza dovevano rappresentare – in linea teorica – una bella chance per mettere a segno l’allungo decisivo verso un posto in Champions League per la Juventus. E invece Igor Tudor deve incassare la prima sconfitta da tecnico bianconero. Un primo tempo davvero pessimo della squadra biaconera, con un tiro di Locatelli dopo qualche istante che rappresenta forse l’azione più pericolosa creata dagli uomini di Tudor. E poco prima dell’intervallo a passare in vantaggio sono i padroni di casa con l’incornata vincente di Pellegrino, che svetta su Kelly per l’1-0. Vlahovic esce per un piccolo fastidio fisico, entrano Conceicao e poi anche Yildiz, ma la brutta Juventus vista nel primo tempo non è poi così diversa nei secondi 45′. E allora il risultato non cambia più fino al triplice fischio.
PARTE MALE LA VIOLA, POI LA RIMONTA A CAGLIARI
Partita che si sblocca subito, quando al 7′ De Gea non è perfetto nella sua uscita bassa e respinge il pallone sui piedi di Piccoli. Il centravanti non sbaglia e sigla il nono gol stagionale, avvicinando così la doppia cifra per la prima volta in carriera. Un palo per parte nei minuti successivi, rispettivamente con Zortea e Mandragora, poi al 36′ lo stesso centrocampista ex-Udinese trova in profondità Gosens, che con l’esterno fa 1-1. Sul finire del primo tempo viene tolto grazie all’intervento del VAR un rigore al Cagliari e dopo due minuti della ripresa il risultato viene ribaltato. Ci pensa Beltran, che non fa pesare l’assenza di Kean e si fa trovare pronto sul cross di Dodò per il 2-1. Il tabellino non cambia più all’Unipol Domus, con la formazione di Palladino che torna dalla Sardegna con 3 punti fondamentali.

CASTELLANOS E DIA RILANCIANO LA LAZIO
Tutto facile al Marassi per la Lazio, che dimentica la cocente delusione europea e si rilancia prepotentemente nella corsa verso un posto nelle competizioni oltre confine della prossima stagione. Match in salita sin dai primi minuti per i ragazzi di Vieira, con un esordio da incubo per Otoa. Il 20enne difensore, schierato per la prima volta dal tecnico, si fa espellere per fallo da ultimo uomo su Castellanos già al 22′, costringedo così i compagni a una gara di fatica. Trascorrono 10 minuti ed è proprio il bomber biancoceleste a sbloccare il risultato con una splendida acrobazia al volo. Genoa che non riesce a reagiree in inferiorità numerica e nel secondo tempo arriva anche la seconda rete di serata ad opera di Dia. Belahyane, entrato da appena due minuti, rischia di complicare le cose prendendosi un rosso diretto al 72′, ma nel capoluogo ligure finisce 2-0 per la compagine allenata da Marco Baroni.

ADAMS REGALA I TRE PUNTI AL TORINO
All’Olimpico Grande Torino arriva il quinto ko consecutivo per l’Udinese, che cede 2-0 ai granata e viene sorpassata dalla squadra di Vanoli in classifica. Succede poco o nulla nei primi 35 minuti, poi un fuorigioco millimetrico non regala la gioia del gol ai friulani e in particolar modo ad Atta. Chi invece esulta è il Toro, con Adams che è bravo a farsi trovare pronto per il tap-in dopo un paio di ribattute di Okoye prima su Ricci e poi su Linetty. Al gol del nazionale scozzese si aggiunge il primo in Serie A di Dembele per i tre punti al Toro, che deve però nel secondo tempo fare i conti con un problema fisico per Ricci, costretto al cambio.