[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”1132026″]
Paulo Dybala e la Juventus, un rapporto fatto di alti e bassi: mai come ora, però, sono quest’ultimi a prevalere. I bianconeri sembrano poter fare a meno dell’argentino, che a sua volta è sempre più triste a Torino. Altro che Joya. A livello carismatico, l’attaccante non è mai stato un vero trascinatore, ma sul campo fin dai primi anni in bianconero (al secondo anno la strepitosa doppietta con il Barcellona, per fare un esempio) ha trascinato la squadra con le sue prodezze e la tecnica sopraffina già messa in mostra a Palermo.
E’ vero, non lo ha fatto con continuità e non è stato capace di salire l’ultimo gradino diventando un top player di livello assoluto, ma anno dopo anno ha garantito sempre il suo apporto alla squadra, soprattutto quando ha percepito di essere importante per compagni e allenatori. Al momento, non è più così. Andrea Pirlo gli ha preferito Alvaro Morata fin da subito, lo spagnolo ha segnato gol a grappoli e si è dimostrato un partner perfetto per Ronaldo, al contrario di Dybala che, per la sua tendenza a girare troppo al largo dall’area di rigore, costringe Ronaldo a essere meno anarchico, e soprattutto con Sarri ha portato la squadra a faticare a riempire i sedici metri avversari.
Ed è inutile, infine, parlare di rinnovo – e farne una polemica, quando invece è una pura boutade – quando probabilmente entrambe le parti vogliono che sia addio e che sia presto: la Joya vuole tornare a essere decisivo e soprattutto al centro del progetto, al netto di piccoli infortuni mai chiariti e di riposi precauzionali che ci si chiede a cosa servano, visto che nella partita successiva Dybala si ritrova a essere puntualmente una seconda scelta.
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]