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Due sconfitte e un pareggio, enormi difficoltà di gioco, di proporsi in zona gol, poi una sosta, l’arrivo di Lukaku, ed ecco che improvvisamente la Roma vince la sua prima partita in questo campionato e lo fa con un roboante 7-0 contro il derelitto Empoli. Un risultato forse persino bugiardo, ma che racconta di una certa controtendenza rispetto alla scorsa stagione in cui, nelle oltre cinquanta partite giocate, questa squadra ha segnato appena quattro volte più di tre gol. Sette tutti in una volta è tanta roba, e c’erano anche diversi assenti, ma lì in campo Dybala incanta con il rigore e poi con un gol dei suoi, c’è anche gloria per Romelu Lukaku, alla prima da titolare in gol come nelle precedenti esperienze italiane, per la verità non brillantissimo prima di trovare la gioia personale che di sicuro gli consentirà di accelerare sul piano della forma fisica e di farlo col sorriso. E poi, Cristante con l’eurogol, la difesa che tiene in modo stagno, finalmente una squadra che si diverte e che diverte l’ambiente, che anche nel periodo più negativo non aveva mai voltato faccia a Mourinho. Ora due trasferte e la sfida in Europa League, bisogna dar continuità e un senso a questo risultato, perché un 7-0 non conta nulla se non fa parte di un’ampia rosa di vittorie per puntare, senza mezzi termini, alle prime quattro posizioni, al momento abbastanza lontane.
L’altra faccia della medaglia è un Empoli che è semplicemente disastroso. Dopo quattro giornate zero punti, zero gol, questa disfatta. E Paolo Zanetti è sul banco degli imputati: la bella stagione con la salvezza tranquilla dell’anno scorso non conta quando si vivono questi momenti di blackout, e Accardi conferma che ci sono delle riflessioni in corso sulla sua posizione. Del resto, il 7-0 è la peggior sconfitta rimediata dai toscani in Serie A e la prossima è contro l’Inter, un testa-coda che rischia di compromettere maledettamente una stagione iniziata malissimo.
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