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Il dottor Francesco Vaia, in rappresentanza della Figc, ha esternato alcune significative frasi in merito ad una possibile ripresa della Serie A 2019/2020, provando a far chiarezza sulle potenzialità di attuazione dell’ormai noto protocollo, redatto al fine di garantire un ritorno in campo in sicurezza: “È una data plausibile quella del 20 giugno perché ci separa un percorso di due quindicine, quindi due settimane canoniche in cui si manifesta l’incubazione ed asintomatologia. Osservato questo periodo, se non dovesse succedere nulla, siamo in presenza di una possibilità molto concreta di far ricominciare il campionato. Fermo restando che devono essere applicate tutte le regole di distanziamento e sorveglianza. I medici sportivi devono attenersi a queste regole di sorveglianza sanitaria“.
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In seguito Vaia ha offerto un giudizio personale sul tanto decantato ‘modello tedesco’, ponendo particolare attenzione ai possibili rischi: “Modello tedesco? Per me bisogna che chi prende la decisione debba valutare cosa sia un calciatore in questo momento. Parliamo di ragazzi giovani e forti, adesso siamo nella fase di declino, poi sono molto controllati. Far partire un campionato sapendo che se si contagia un calciatore si blocca tutta la squadra, si blocca tutto il campionato, è dannoso. Spadafora si assume le sue responsabilità come Ministro dello Sport, io in maniera personale, senza rappresentare alcunché, dico che alla fine prevarrà il buon senso“.
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