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Mister Supercoppa torna a San Siro. Simone Inzaghi è diventato l’allenatore con più edizioni vinte della finalissima (come Capello e Lippi) e ora è pronto per un Inter-Empoli che ha il sapore di festa. L’obiettivo però sono i tre punti per non lasciar scappare ulteriormente il Napoli capolista e per confermarsi imbattibili o quasi a San Siro. Dalla stagione 2021/22, in campionato in casa, i nerazzurri hanno vinto 22 partite casalinghe su 28 giocate, collezionando 69 punti in totale e realizzando 69 gol. Nello stesso arco temporale, nessuna squadra ha fatto meglio tra le mura amiche. Eppure, è il Milan ad aver vinto lo scorso Scudetto. Ed è il Napoli quella che sembra poter riuscirci quest’anno. I numeri non bastano ad un Simone Inzaghi che in otto stagioni ha già vinto sei trofei. L’ambizione vien crescendo, tanto per parafrasare il proverbio, e l’Inter la pancia piena proprio non ce l’ha. Contro l’Empoli serve una prestazione convincente per tenere vivo il campionato e per blindare un posto Champions fondamentale anche in chiave mercato. Skriniar sembra destinato al Psg, Smalling ci pensa e Schuurs piace e non poco, mentre il futuro di De Vrij e Acerbi è tutto da scrivere. Per ora, però testa al campo e lo slovacco resta una pedina fondamentale di una difesa che in estate potrebbe essere rivoluzionata.
Non cambia la situazione negli altri reparti. Brozovic è ancora out. A centrocampo quindi si rivedrà Calhanoglu in regia con Barella e Mkhitaryan ai lati. Corsa e qualità per fare da raccordo con il fronte offensivo, composto da Lautaro e Dzeko, ma con Lukaku (recuperato) e Correa che scalpitano a gara in corso. La stagione opaca del belga potrebbe aver invertito le gerarchie, con il bosniaco che sembra ormai il titolare inamovibile. Di fronte c’è una squadra in emergenza, giovane, ma che deve fare scelte. A centrocampo è ballottaggio tra Akpa Apro e Fazzini, mentre l’altro giovanissimo, Degli Innocenti, dovrebbe partire dalla panchina, nonostante il buco in cabina di regia. Marin è squalificato, mentre Grassi è infortunato. Si scalda Henderson, non al meglio. “Non posso mandarlo allo sbaraglio”, ha detto Zanetti a proposito di Degli Innocenti, classe 2003, terzo regista della rosa ma con appena una presenza in stagione. Non abbastanza per il fortino San Siro contro un ambiente fomentato dal trofeo appena vinto.
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