Gianluigi Donnarumma potrebbe decidere di annullare il contratto firmato con il Milan la scorsa estate. Scenario incredibile se confermato quello che è stato proposto da ‘Il Corriere della Sera’ secondo cui sarebbe un’idea dell’agente del giocatore provare a rendere nullo l’accordo con i rossoneri raggiunto la scorsa estate, più precisamente l’11 luglio, dopo l’adeguamento di contratto che aveva portato un aumento dello stipendio del portiere ma anche all’ingaggio del fratello, Antonio Donnarumma, dai greci dell’Asteras.
Il motivo di questa possibile presa di posizione sarebbe una violenza morale subita da Donnarumma al momento della firma del contratto e con il contratto depositato in Lega senza aver fissato nessuna clausola rescissoria come invece dove essere in principio (una da 40 milioni in caso di mancato raggiungimento della Champions, una da 70 in caso contrario) visto che nè l’agente nè il giovane portiere avrebbero sottoscritto questa condizione dell’accordo.
Sempre secondo quanto riportato da ‘Il Corriere della Sera’ Raiola si appellerebbe alla ‘violenza morale’ che costituisce un vizio del consenso ai sensi dell’articolo 1435 del codice civile e può portare all’annullamento di un contratto. Se queste fossero richieste si può immaginare che l’obiettivo sarebbe quello di trasferire il giocatore in una big europea a parametro zero (contratto nuovo annullato e contratto precedente in scadenza a giugno 2018).
Situazione Donnarumma-Milan che è in continua evoluzione e che non si è chiusa con il rinnovo del contratto a luglio 2017.